Il nostro redattore Dumbo è
uno di quelli che attraversano il mondo facendosi incuriosire da tutto e
che non mancano, mai, di trarre degli insegnamenti dalle esperienze che
fanno. Così anche un semplice pranzo in un ristorante un po' particolare
può trasformarsi nell'occasione di riflettere sulla nostra società.
Grazie Dumbo di questo bellissimo articolo!
LA REDAZIONE
* * *
I miei vicini mi consolano e tentano di tirarmi su la mia autostima ma mi sembra di essere veramente "a legal alien in New York", celeberrima canzone di Sting. Mi verrebbe la tentazione di fare questa citazione ai vicini ma ho il terrore che questi non sappiano chi sia Sting per cui mi astengo. Passano altri 10-15 minuti e ancora niente, quindi fermo Lin, che viaggia con un passo da centometrista, e le chiedo notizie del mio ordine e del vino. Lei stupita e con un espressione del viso tra lo sconcertato e l'impietosito guarda il mio tablet e mi dice che non ho aperto la comunicazione della cucina in cui si dice che il vino Pinot grigio da me ordinato era terminato. Provvedo ad ordinarne un altro e spero che non ci siano altri problemi tecnologici, sforzandomi di essere ottimista. Finalmente arriva un piatto che non so cosa sia (nel senso di antipasto o altro) e nemmeno mi azzardo a chiederlo a chi me lo porta per paura che mi dica controlli sul tablet; naturalmente lo mangio “a secco” perché il vino arriva 10 min dopo, con tanto di secchiello col ghiaccio.
Nessun commento:
Posta un commento