Pubblichiamo questo articolo di Din Don Dan
perché, partendo da una serie di considerazioni sul suo rapporto coi
cani, è stato capace di costruire un'interessante riflessione sul senso
dell'educare, molto, molto, molto interessante. Infatti le considerazioni che fa Din Don Dan in questo articolo
posso valere, più in generale, anche per gli umani!
Complimenti D.D.D., davvero un bellissimo articolo!!!
LA REDAZIONE DE L'URLO
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Fin da piccolo ho sempre avuto cani attorno e il sapermi rapportare a loro è cresciuto nel tempo, quando ero bambino ricordo che per me i cani erano come dei pupazzi, non avevo considerazione che, come noi, fossero bisognosi di tante altre cose oltre al cibo e ad una cuccia, diciamo che il mio amore per i cani era più quello di un bambino al quale viene regalato un nuovo giocattolo, ma purtroppo non ero interessato a capire come comportarmi con loro per farmi sentire loro amico. Mia mamma mi spiegava tante cose ma non le recepivo e il tempo che trascorrevo giocando con il cane io lo consideravo gioco, ma lui probabilmente no e me ne accorsi quando poi crebbe e, sia a me che a mio fratello, ci prendeva di mira cercando di mordicchiarci le caviglie. Ricordo nitidamente un gioco che facevamo: quello di farci rincorrere nel corridoio di casa e, arrivati in fondo, girarci attendendo che lui scivolasse con le gambe larghe a pancia a terra, e noi a ridere e a riproporre la cosa come fosse divertente anche per lui. A noi sembrava simpatico ma oggi so bene che per lui non lo era per niente, senza contare quante volte ha dovuto sopportare le nostre continue pretese di essere carezzato sgraziatamente a lungo, bloccato sul divano, proprio come un peluche ma, come detto, ero un bambino e non ascoltavo le spiegazioni su come mi sarei dovuto comportare. Non conoscevo i bisogni del cane ma soltanto i miei.
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