E' un racconto pieno di suggestione e di fascino come solo lui è capace di scriverli.
LA REDAZIONE DE L'URLO
Mi alzai che l'alba si era appena accesa, presi la spazzola, il tubetto del lucido, le grandi scarpe nere e, sul marciapiede davanti a casa, iniziai a curarmi di loro. Dapprima le spazzolai dalla polvere poi, a poco a poco, cominciai col lucido e, di nuovo, con la spazzola. Ed eccole lì sul marciapiede le scarpe, la spazzola e il lucido fanno loro compagnia. Il sole che sta sorgendo le illumina, me è il lucido che nero sta illuminando questa alba. Già! Lo scuro che accende; perché all'alba di ogni giorno tutto si accende, come quegli uccelli che cantano il nuovo giorno sicuri, loro, che la vita anche per oggi continuerà. Ora le ombre delle mie scarpe si accorciano sempre di più: è il tempo che trascorre.
Io non infilo le mie scarpe; immobile continuo ad osservarle e la sensazione che provo è che mentre il tempo passa, mentre l'alba cresce e diventa giorno, il mio tempo e la mia strada sono lì puntuali che mi aspettano.
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