Questa pubblicazione inaugura un progetto che volevamo
realizzare da tempo: una collana di libri che potesse raccogliere in modo
organico i lavori che produciamo come redazione e che magari si trovano
disseminati nei vari numeri del nostro giornale. L'urlo
è diventata una testata che ormai è giusto definire storica dato che dal 1995 scrive
su tematiche legate alle dipendenze, ma non solo su quelle. Da anni il nostro
giornale cerca di trasformare il vissuto di persone che hanno avuto alle spalle
un percorso di dipendenza in un esperienza di riflessione e scrittura che liberi
energie troppo spesso imbrigliate da pregiudizi e fraintendimenti.
Ma noi non ci siamo dati per vinti ed abbiamo fatto
promettere a CaFa che, non appena si fosse sistemato, avrebbe iniziato a
scriverci da Zurigo le sue impressioni ed i suoi pensieri, proprio come fosse
un nostro inviato. E così è stato!

Continuare a poterlo leggere è per noi un grande
piacere ed un modo di sentirci ancora vicini, ma non solo! Chi avrà voglia di
leggere questo libro scoprirà che il suo lavoro narrativo si inserisce nel
solco dei migliori racconti autobiografici, in questo caso la vita interiore, le vicende umane e
l'incontro con una cultura diversa si fondono in un'unica linea narrativa intensa
e coinvolgente.
Questo primo libro, e questo progetto, vorrebbero essere
la dimostrazione evidente che la letteratura non è una professione ma uno stile
di vita.
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