venerdì 5 maggio 2017

DIARIO DA ZURIGO (venticinquesima puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.


LA REDAZIONE DE L'URLO


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4 Dicembre 2016

Caro diario, ho trascurato le tue pagine per un po' e questo non è buono, sono stato molto impegnato con il lavoro ed il tedesco. Ora potrò dedicarti più tempo come una volta. C'era un tempo in cui non scrivevo niente di me, ma ora che amo la mia persona la voglio raccontare, il diario di una persona è come la sua vita con tutte le sue sfumature. Ho riservato buone notizie per te e per la fine di questo anno stupendo, ho avuto la conferma che mi verrà proposto un nuovo contratto lavorativo ed ho percepito fino in fondo il bene che mi vogliono nel posto di lavoro, questa è stata una grande vittoria. Ho anche sentito in questa parte dell'anno la felicità di mia madre per i miglioramenti della condizione di mio fratello, dato che la nuova terapia che sembra averlo rinvigorito. Ora scrivo queste righe con un cuore pieno di gratitudine che penso sia il miglior modo per lodare e rispettare la vita in sé. Ho davanti tanti progetti che ti racconterò strada facendo. Queste sono le verità che sono intorno a me e queste belle notizie non sono altro che una solida prova concreta della mia serenità interiore. Sono riuscito ad eliminare tutti i dubbi legati al passato e ho tappato tutti i buchi della lamentela forgiando una potente spada che porto sempre con me. La mia vita è come una nave ben costruita pronta a salpare nel mare della sofferenza. Ci saranno momenti difficili da superare ma il voto che do alla mia vita e alla mia persona è praticamente perfetto 100/100. Ogni mattina recito il Sutra del Loto che non è altro che lodare la propria vita riflessa nello specchio.

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