venerdì 28 maggio 2021

L'IMPORTANZA DEL SERDP (3° PUNTATA)

Questo articolo di Buffalo Bill tocca un tema molto delicato, il rapporto col servzio di chi è in cura per una dipendenza. Ma qui viene affrontato anche un tema fondamentale in ogni percorso di recupero: cosa me ne faccio del mio passato? Come mi rapporto al vecchio "me stesso" man mano che miglioro?
Le risposte che ha dato
Buffalo Bill sono, per certi versi, sorprendenti e sarebbero uno straordinario antidoto contro la marea di retorica che avvelena e svilisce questi temi.
Grazie
Buffalo Bill, grazie davvero!

LA REDAZIONE DE L'URLO

 *  *  *

Il mio approccio al servizio è stato fin da subito molto scettico. Non so nemmeno io cosa mi aspettassi, forse che mi dessero dei farmaci per non farmi più drogare, o forse che una psicologa dotata di poteri magici mi toccasse con una bacchetta e facesse scomparire quel senso di vuoto dentro di me, riempiendolo con un solo tocco. Ovviamente non è andata così, la prima cosa che ho scoperto è che non esistono farmaci per la cocaina, tipo metadone. Da un lato meglio così: conoscendomi, probabilmente, avrei finito per diventare dipendente anche da quelli. Anche la magia non fa parte delle armi a disposizione dei SerDP e ciò ha fatto si che, fin da subito, ho capito che senza la mia volontà avrei anche potuto lasciar perdere tutto, che tanto neanche loro avrebbero potuto aiutarmi. Ma a quel punto pensai: se avessi avuto la determinazione e la forza di smettere da solo non sarei certo venuto qui! Continuavo a chiedermi: “qual è l’aiuto concreto che mi offrite?”, “Le urine due volte a settimana?”, “Le chiacchierate con una sconosciuta che pretende di sapere ciò che tu cerchi di capire da 20 anni?”

Nessun commento:

Posta un commento