Questo
articolo di Cecina81 è davvero importante perché esprime il punto di
vista di chi resta accanto ad una persona che ha una dipendenza. La
bellezza di questo articolo è che non solo Cecina81 riesce a mantenere
un atteggiamento equilibrato rispetto a ciò che racconta (cosa
difficilissima!), ma riesce anche a dare un sacco di spunti di
riflessioni molto utili per capire meglio con cosa si debba misurare chi
condivide un percorso con una persona che affronta i propri problemi di
dipendenza.
La redazione de l'urlo ci tiene davvero di cuore a ringraziare Cecina 81 per questo prezioso articolo!
* * *
Starvi accanto significa anche avere paura. Paura di non essere abbastanza forte per due, paura di non riuscire a superare questo percorso, paura di come questa “avventura” ci cambierà e di cosa diventeremo, paura di quello che potrebbe succedere se il demone dovesse tornare. Ecco, la paura non credo che ci abbandonerà mai. Starvi accanto significa infine mettersi in discussione. Come persona, nel mio caso come moglie: sono stata ingenua? Superficiale? Ho chiuso gli occhi per non vedere? Non avrei potuto fare altrimenti? Vado bene così? Ma perché proprio a me? Su questʼultima frase potremmo parlare per ore, io finisco sempre per pensare che ci sono persone che affrontano cose peggiori e che quindi va bene così. Ma quando il percorso che voi state affrontando grazie alla vostra forza, alle convinzioni, e con tutto ciò che implica, si fa più lieve, più definito, più chiaro, allora tutto assume un senso diverso.
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