lunedì 17 maggio 2021

IO, PROFESSIONE CAREGIVER (2° puntata)

Questo articolo di Cecina81 è davvero importante perché esprime il punto di vista di chi resta accanto ad una persona che ha una dipendenza. La bellezza di questo articolo è che non solo Cecina81 riesce a mantenere un atteggiamento equilibrato rispetto a ciò che racconta (cosa difficilissima!), ma riesce anche a dare un sacco di spunti di riflessioni molto utili per capire meglio con cosa si debba misurare chi condivide un percorso con una persona che affronta i propri problemi di dipendenza.
La redazione de l'urlo ci tiene davvero di cuore a ringraziare Cecina 81 per questo prezioso articolo!

 
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Senza girarci troppo intorno, stare accanto ad una persona in cura per una dipendenza, significa per prima cosa, annullarsi. Inizialmente bisogna letteralmente annullarsi, per poi ripartire e ricostruire, con calma i propri spazi. Ma nella fase iniziale tutte le nostre forze devono essere messe a disposizione dellʼaltra persona, tutta la nostra concentrazione deve essere rivolta lì. Io per un anno non sono riuscita a leggere nemmeno un libro e la mia valvola di sfogo era il pianto. Ho pianto tanto. Starvi accanto, spesso, o almeno nel mio caso, significa perdere le amicizie e sentirsi estremamente soli. Significa non avere voglia di condividere con nessuno questo momento e i sentimenti che si stanno vivendo, chiudendosi molto dentro sé stessi perché il pensiero costante che ci accompagna è che nessuno riuscirà a capire cosa stiamo vivendo veramente. A dire il vero questo aspetto potrebbe anche avere dei risvolti positivi, fare un poʼ di pulizia non fa mai male ed aiuta a capire chi vale la pena avere davvero accanto, perché magari rimarranno pochissime amicizie, ma saranno di estremo valore.

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