Questo articolo di Cecina81 è davvero importante perché esprime il punto di vista di chi resta accanto ad una persona che ha una dipendenza. La bellezza di questo articolo è che non solo Cecina81 riesce a mantenere un atteggiamento equilibrato rispetto a ciò che racconta (cosa difficilissima!), ma riesce anche a dare un sacco di spunti di riflessioni molto utili per capire meglio con cosa si debba misurare chi condivide un percorso con una persona che affronta i propri problemi di dipendenza.
La redazione de l'urlo ci tiene davvero di cuore a ringraziare Cecina 81 per questo prezioso articolo!
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Già da qualche tempo stavo pensando di scrivere un articolo sullʼargomento “caregiver”, che è la parola che uso di più quando penso al mio ruolo, perché credo possa essere interessante conoscere il punto di vista di chi sta accanto ad una persona che sta cercando di uscire da una lunga dipendenza. Seguo la vostra redazione da un poʼ, a causa o meglio grazie alla pandemia, come “redattore silenzioso”, mi metto lì e ascolto, valuto, penso, elaboro la mia opinione ma non intervengo quasi mai perché credo che quello sia uno spazio dedicato a voi, dedicato a chi ha un vissuto comune e che deve rimanere vostro. Ma ho voglia di farvi conoscere il punto di vista di chi sta al di là della barricata (un poʼ come nel film ACAB), perché è vero che la fatica maggiore la fa chi affronta il percorso di cura, chi cerca di liberarsi dai propri demoni, ma non dimenticatevi mai di chi vi accompagna in questo percorso, o per lo meno ci prova. Anche se sembra banale, la prima cosa che vorrei dire e dalla quale partire è che la fuori, qualcuno, vi vuole bene; che sia un familiare, un amico, un animale che ha bisogno di voi, un collega di lavoro. E non sottovalutate questo sentimento e questa persona. E questa persona sarà felice quando vedrà che inizierete a capire che anche voi dovete volervi bene.
Questo è il punto di partenza.