Questo articolo di Buffalo Bill
ha suscitato in redazione una discussione molto vivace. La morte di
Maradona ha creato una gigantesca eco mediatica a livello planetario,
probabilmente perché è stato un personaggio che ha sempre spaccato in
due pareri e impressioni, suscitando amore o odio spesso viscerali. Ma
la bellezza di questo articolo sta nel fatto che Buffalo Bill ha preso
Maradona come punto di partenza per riflettere su temi che vanno oltre
il suo personaggio, restituendolo alla sua umanità in modo delicato e
offrendo spunti di riflessione molto profondi.
* * *
Io mi sono ritrovato, qualche giorno fa, a parlare con una persona semi-sconosciuta, un conoscente, nulla di più, dellʼargomento Maradona. Dallʼaltra parte ho trovato un interlocutore che definiva Diego con un povero tossico, che, oltre a saper giocare a calcio, era sicuramente uno da evitare e da non emulare, un poco di buono come si suol dire, insomma. Mi sono sentito ferito in prima persona da quelle parole ed ho cominciato ad imbastire una linea difensiva e in qualche modo giustificatoria delle azioni di Diego. Ma, mano a mano che andavo avanti col discorso, mi sono reso conto che non parlavo più di lui, ma di me. A quel punto ho cercato, con un poʼ di imbarazzo, a sviare e cambiare discorso. Non so quanto quella persona abbia colto del mio discorso e non mi interessa un granché a dir la verità, ma da quel momento ho iniziato a riflettere.
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