giovedì 31 dicembre 2020

B U O N 2 0 2 1

Oggi addirittura due post... ma forse val la pena festeggiare per bene la chiusura di un anno che ci ha fatto faticare e tribolare moltissimo. Eppure crediamo fermamente che valga la pena mantenere un occhio attento alle opportunità che possono offrire anche i momenti difficili o terribili. Questo abbiamo imparato lungo il procedere del 2020 e, nel nostro piccolo, questo la Redazione de l'urlo, il suo giornale, i suoi articoli, i suoi post, i suoi tutorial, hanno cercato di testimoniare.
Il futuro è incerto, e proprio per questo occorre moltiplicare sforzi e attenzione in modo da cogliere ogni opportunità, sia personale che collettiva, che lo possa rendere migliore!
Noi chiudiamo il 2020 con questo auspicio e affronteremo il 2021 con questa volontà, e solo formulato questo proponimento ci sentiamo di augurare:


LE PLAYLIST DE L'URLO n°1

Din Don Dan ha avuto un'idea interessante, quella di lanciare delle playlist musicali tematiche che rispecchiassero i gusti di chi le propone ma che avessero anche uno tema preciso. La redazione ha deciso di trasformare questa idea in una rubrica che, ovviamente, è aperta a chiunque volesse proporci la propria playlist, eventualmente anche commentata (la playlist deve contenere al massimo 10 brani). Clicca sui titoli per ascoltare i brani su youtube. Buon ascolto!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Questa playlist è stata curata da Din Don Dan e il suo tema è:

QUANDO HAI BISOGNO DI SPERANZA

Max Gazzè - La vita com'è

Cesare Cremonini - Vieni a vedere perchè

Franco Battiato - La cura (da autodedicarsi!)

Francesca Michielin - Nessun grado di separazione

Elisa - Luce (tramonti a nord-est)

Elisa - l'anima vola

Elisa - una poesia anche per te

Elisa - Eppure sentire

Elisa - Qualcosa che non c'è

Evanescence - Bring me to life

Vasco Rossi - Eh già

Vasco Rossi - Sally

Vasco Rossi - guarda dove vai

Vasco Rossi - un senso

mercoledì 30 dicembre 2020

SIAMO TUTTI DIEGO (ultima puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill ha suscitato in redazione una discussione molto vivace. La morte di Maradona ha creato una gigantesca eco mediatica a livello planetario, probabilmente perché è stato un personaggio che ha sempre spaccato in due pareri e impressioni, suscitando amore o odio spesso viscerali. Ma la bellezza di questo articolo sta nel fatto che Buffalo Bill ha preso Maradona come punto di partenza per riflettere su temi che vanno oltre il suo personaggio, restituendolo alla sua umanità in modo delicato e offrendo spunti di riflessione molto profondi.

 
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Per quanto, oggi, dopo otto mesi di astinenza, non mi senta più schiavo della sostanza, questʼesperienza mi ha mostrato quanto lei rimanga presente ancora nella mia vita, impedendomi di esprimermi fino in fondo su ciò che penso, instillando in me un senso di colpa che mi fa essere schiavo del pudore e dellʼimmagine che devo mostrare al mondo essendo un padre di famiglia. Oggi, purtroppo, fa più rumore e spavento un ex tossico che un negazionista...

lunedì 28 dicembre 2020

SIAMO TUTTI DIEGO (6° puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill ha suscitato in redazione una discussione molto vivace. La morte di Maradona ha creato una gigantesca eco mediatica a livello planetario, probabilmente perché è stato un personaggio che ha sempre spaccato in due pareri e impressioni, suscitando amore o odio spesso viscerali. Ma la bellezza di questo articolo sta nel fatto che Buffalo Bill ha preso Maradona come punto di partenza per riflettere su temi che vanno oltre il suo personaggio, restituendolo alla sua umanità in modo delicato e offrendo spunti di riflessione molto profondi.

 
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Come vedete è molto semplice lasciarsi sedurre e credo che se alcune persone non ci sono cascate è solo perché hanno avuto la fortuna di non imbattersi in lei o perché sono stati tutelati durante tutto il corso della loro vita riuscendo a viverne tutte le fasi così come si dovrebbe senza sentirne il peso addosso che ti schiaccia. Per tornare alle domande che mi ponevo poco sopra, non voglio di certo dire che ciò possa essere una giustificazione allʼuso, che può invece derivare da determinate situazioni sociali o ambientali, ma una predisposizione sicuramente si. Tutto questo discorso, comunque, era per dire che oggi mi sento un poʼ frustrato, perché ho capito, da quello scambio di battute con uno sconosciuto, di non poter parlare liberamente di ciò che sento e che provo se non in determinati contesti, vedi la redazione o le terapie o mia moglie.

domenica 27 dicembre 2020

AUGURI DA L'INVIATOINMOTOCICLO

Abbiamo ricevuto da l'inviatoinmotociclo questa lettera di auguri che abbiamo ritenuto importante inserire nel nostro blog per condividerla con chi ci legge e ci segue.
Auguri anche a te,
inviatoinmotociclo, ti aspettiamo in redazione!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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È vero, sono tempi veramente difficili,
tutte le cose, le parole i progetti
e pure gli amori di ogni tipo
sono messi a dura prova, una prova molto forte,
sia nei rapporti che nel vivere quotidiano.

Per la prima volta nella storia dei vissuti e dei giovani;
ci si pone davanti la prova più dura:
la lotta per nostra libertà individuale.

La democrazia non è mai una cosa a cui si ha diritto;
deve sempre essere conquistata, protetta, custodita...
di più, difesa!
La difesa è fatta di tanti sacrifici, rinunce, “perdite”
e piccole vittorie per arrivare ad alzare di nuovo il tricolore.

Per dire: “siamo liberi, finalmente”
ed è per questo che stasera più che mai:
vi auguro lunga vita e felicità!

Auguri, dunque!
A tutti. E a tutti quelli che sono stati nella mia vita.
A risentirci al più presto in salute e felicità.

l'inviatoinmotociclo

 

sabato 26 dicembre 2020

SIAMO TUTTI DIEGO (5° puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill ha suscitato in redazione una discussione molto vivace. La morte di Maradona ha creato una gigantesca eco mediatica a livello planetario, probabilmente perché è stato un personaggio che ha sempre spaccato in due pareri e impressioni, suscitando amore o odio spesso viscerali. Ma la bellezza di questo articolo sta nel fatto che Buffalo Bill ha preso Maradona come punto di partenza per riflettere su temi che vanno oltre il suo personaggio, restituendolo alla sua umanità in modo delicato e offrendo spunti di riflessione molto profondi.
 
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Grazie al percorso che ho intrapreso due anni fa ho capito tante cose. Non bisogna mai fermarsi alle apparenze di fronte a qualcosa che ci turba e soprattutto non bisognerebbe mai dare giudizi avventati, perché noi non conosciamo a fondo niente delle persone che ci permettiamo di giudicare. Né, tantomeno, possiamo sapere quali siano state le sofferenze, le emozioni, le storie che hanno vissuto gli altri. Diego, fin dallʼetà di 15 anni, si è dovuto sobbarcare il peso di tutta la sua famiglia. Un adolescente che sente il peso di tali difficoltà non può che mettere da parte tutta una serie di esperienze che invece la vita a quellʼetà ti offre. Se cresci troppo in fretta, se la vita ti mette subito alla prova, non è detto che poi tu riesca a sostenere quel peso per sempre ed è lì che si insinua la cocaina, che torna a darti certezze che ti fa sentire meno il peso delle responsabilità perché lei le rifugge e ti fa pensare che con lei al tuo fianco tutto sia più facile.

mercoledì 23 dicembre 2020

IL NUOVO NUMERO DE L'URLO!

 Il nuovo numero del nostro giornale è pronto. Si tratta di un'"edizione natalizia" a tutti gli effetti perché la redazione ha voluto proporre un numero che affrontasse i tipici problemi della dipendenza con un piglio positivo, che non vuol dire melenso o appiccicaticcio, semplicemente ci interessava sottolineare il fatto che, SI!, nonostante tutte le difficoltà che ci si trova ad affrontare in un percorso di recupero, è possibile farcela, è possibile saltarci fuori, è possibile... il possibile! E nulla è inesorabile o già scritto!!!

Come sempre il numero è scaricabile cliccando sotto "Archivio de l'urlo" nella colonna di destra di questo blog.

BUON NATALE DALLA REDAZIONE DE L'URLO!!!!

martedì 22 dicembre 2020

SIAMO TUTTI DIEGO (4° puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill ha suscitato in redazione una discussione molto vivace. La morte di Maradona ha creato una gigantesca eco mediatica a livello planetario, probabilmente perché è stato un personaggio che ha sempre spaccato in due pareri e impressioni, suscitando amore o odio spesso viscerali. Ma la bellezza di questo articolo sta nel fatto che Buffalo Bill ha preso Maradona come punto di partenza per riflettere su temi che vanno oltre il suo personaggio, restituendolo alla sua umanità in modo delicato e offrendo spunti di riflessione molto profondi.

 
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Io mi sono ritrovato, qualche giorno fa, a parlare con una persona semi-sconosciuta, un conoscente, nulla di più, dellʼargomento Maradona. Dallʼaltra parte ho trovato un interlocutore che definiva Diego con un povero tossico, che, oltre a saper giocare a calcio, era sicuramente uno da evitare e da non emulare, un poco di buono come si suol dire, insomma. Mi sono sentito ferito in prima persona da quelle parole ed ho cominciato ad imbastire una linea difensiva e in qualche modo giustificatoria delle azioni di Diego. Ma, mano a mano che andavo avanti col discorso, mi sono reso conto che non parlavo più di lui, ma di me. A quel punto ho cercato, con un poʼ di imbarazzo, a sviare e cambiare discorso. Non so quanto quella persona abbia colto del mio discorso e non mi interessa un granché a dir la verità, ma da quel momento ho iniziato a riflettere.