Avevamo chiesto a Jack P., che di
arte ne sa un bel po', di scriverci delle "pillole" d'arte contemporanea
per noi ed i nostri lettori. Ci aveva accontentati e non c'è periodo
migliore di questo di dedicarsi a conoscere nuovi artisti.
Grazie Jack!
LA REDAZIONE
* * *

Io, che non mi fermo alle apparenze e mi piace informarmi sulle cose che mi interessano, ho letto e cercato di capire il concetto che ha portato Fontana a prendere il rasoio ed a squarciare la tela. Ne ho dedotto che, alla fine degli anni '50, questo gesto fosse provocatorio nei confronti di chi produceva e apprezzava in maggioranza arte figurativa, di chi era ottuso e non voleva aprire la mente ad un nuovo modo di creare arte, infatti, il taglio nella tela, vorrebbe indurre lo spettatore a guardare dentro, a vedere oltre, a sentire che l’arte non è solo ritratto, paesaggio e natura morta. Con ciò voglio dire che Fontana ha pensato un tale concetto e lo ha messo in pratica, tutto ciò che è stato fatto da altri è una volgare imitazione. Conosco qualche misero tentativo, il primo è di un artista, del quale non ricordo neppure il nome, che, oltre a colorare una tela di giallo e farci malamente un taglio più o meno in centro, ha pure avuto il lampo di genio di incollare peli pubici attorno ai bordi del taglio. Altro tentativo lo ha fatto il sottoscritto, visto che a livello hobbistico un po' di tecniche le conosco, ho preso una tela pronta, pennello e colore rosso, simile a quello che usava il buon Lucio, e mi sono messo al lavoro, una volta asciugata la tale ho preso il cutter ed ho praticato 4 bei tagli nella tela.
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