mercoledì 29 aprile 2020

I TUTORIAL DI SOTTOSOPRA n°2

In questo periodo un po' bizzarro di quarantena anche gli operatori di Sottosopra stanno facendo cose bizzarre. Questo è il secondo di una serie di tutorial per sviluppare il pollice verde che c'è in ciascuno di noi, anche se lo ignoriamo!

LA REDAZIONE DE L'URLO





lunedì 27 aprile 2020

I TUTORIAL DI SOTTOSOPRA n°1

In questo periodo un po' bizzarro di quarantena anche gli operatori di Sottosopra stanno facendo cose bizzarre. Questo è il primo di una serie di tutorial per sviluppare il pollice verde che c'è in ciascuno di noi, anche se lo ignoriamo!

LA REDAZIONE DE L'URLO

 

sabato 25 aprile 2020

CIAO FIODOR

Purtroppo qualche giorno fa è venuto a mancare Fiodor.
Molti di noi lo conoscevano da un bel po' e gli erano affezionati.
Fiodor è stato anche un redattore de l'urlo per un po' di tempo e non ha mancato di offrirci il suo punto di vista provocatorio e, certe volte, anche spregiudicato. Poi le strade si sono separate, ma quelli di noi che lo avevano conosciuto erano rimasti molto legati a lui.
Sapere che Fiodor non c'è più ci è dispiaciuto moltissimo, così come ci è dispiaciuto non poterlo salutare per l'ultima volta.
Un abbraccio Fiodor, da tutti noi!


COVID-19 E NON SOLO - ultima parte

Mentre di COVID-19, e di una serie di temi che gli gravitano intorno, se ne parla in abbondanza, SOFFIONE ha proposto alla redazione queste considerazioni molto interessanti di cui nessuno si è occupato a livello mediatico. Ma questo non vuol dire che comportino un minor portato di sofferenza.
Insomma, state per leggere un articolo "al tempo del COVID-19" che tratta di tutti coloro che, per varie ragioni, sono esclusi dalla grancassa dei mass-media.
Ecco perché, circa 20 anni fa abbiamo fatto un seminario dal titolo "Le parole sono uguali per tutti?". Da allora le cose non sembrano essere cambiate più di tanto...
Grazie SOFFIONE!

LA REDAZIONE


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Vi invito, anche, a leggere un articolo di Anna Paola Lacatena, sociologa e coordinatrice del Gruppo “Questioni di genere e legalità” della Società Italiana delle Tossicodipendenze (SITD), dal titolo “La preoccupante invisibilità dei Ser.D. e dei loro pazienti al tempo del Covid-19”, metto di seguito il Link dove lo trovate:


Sperando che la lettura ci sia servita a riflettere, vi saluto e me ne vado a spasso e a zonzo per la città…OPS dimenticavo che io sono a casa e rimango a casa per tutelare la mia e la vostra salute.

Mille grazie alla lupa.

giovedì 23 aprile 2020

COVID-19 E NON SOLO - parte 3


Mentre di COVID-19, e di una serie di temi che gli gravitano intorno, se ne parla in abbondanza, SOFFIONE ha proposto alla redazione queste considerazioni molto interessanti di cui nessuno si è occupato a livello mediatico. Ma questo non vuol dire che comportino un minor portato di sofferenza.
Insomma, state per leggere un articolo "al tempo del COVID-19" che tratta di tutti coloro che, per varie ragioni, sono esclusi dalla grancassa dei mass-media.
Ecco perché, circa 20 anni fa abbiamo fatto un seminario dal titolo "Le parole sono uguali per tutti?". Da allora le cose non sembrano essere cambiate più di tanto...
Grazie SOFFIONE!

LA REDAZIONE


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Persone che una famiglia non ce l’hanno e che rimangono soli con le loro paure e i loro dolori. Detenuti nelle nostre carceri, quasi sempre al di sopra della massima capienza, dove i D.P.I. sono un miraggio e dove il famoso metro e mezzo di distanza è impossibile. Profughi e migranti che, scappati dal loro Paese, pensando di trovare una vita migliore, spesso, hanno trovato l’anticamera dell’inferno, in questo occidente malato. Persone che in tempi d’isolamento a casa, una casa non ce l’hanno, i senza fissa dimora.
Potrei continuare questo lungo e interminabile elenco per pagine e pagine de l’urlo, ma volevo “parlare” di quelle persone che non compaiono nella cronaca dei più comuni media, vorrei parlare di persone che hanno una dipendenza. Quando usavo io, queste erano le giornate più brutte, perche le sostanze non si trovavano, chi le aveva le teneva per uso personale o chi le aveva per spacciare, considerando il rischio, non si faceva trovare, ma io non faccio testo, usavo molti anni fa, e penso che chi vende, per fare soldi, trovi il sistema per continuare a farli.
Trovate consigli utili alla Riduzione Del Danno a questi 2 link che vi metto di seguito:


sabato 18 aprile 2020

COVID-19 E NON SOLO - parte 2

Mentre di COVID-19, e di una serie di temi che gli gravitano intorno, se ne parla in abbondanza, SOFFIONE ha proposto alla redazione queste considerazioni molto interessanti di cui nessuno si è occupato a livello mediatico. Ma questo non vuol dire che comportino un minor portato di sofferenza.
Insomma, state per leggere un articolo "al tempo del COVID-19" che tratta di tutti coloro che, per varie ragioni, sono esclusi dalla grancassa dei mass-media.
Ecco perché, circa 20 anni fa abbiamo fatto un seminario dal titolo "Le parole sono uguali per tutti?". Da allora le cose non sembrano essere cambiate più di tanto...
Grazie SOFFIONE!

LA REDAZIONE


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“L’unica cosa buona, di questa pandemia, è che siamo tutti uguali”, è un’affermazione che in questi giorni ho sentito spesso, con cui non sono per niente d’accordo, cercherò di spiegarvi il perché nello scritto che segue. E’ vero che questo Coronavirus può infettare tutti quanti e quante noi, ma, secondo me, ci sono persone che, per tanti motivi sanitari, sociali, economici e culturali, sono più vulnerabili, indifesi e fragili di altri e altre. Persone che soffrono di malattie croniche pregresse o che sono sieropositive ad altri virus, che potrebbero sommarsi a questo, creando, nel loro corpo, una miscela micidiale. Persone che non hanno la possibilità di acquistare un minimo di dispositivi per la loro sicurezza, perché non hanno neanche il denaro per mangiare e per dare cibo ai loro famigliari.

giovedì 16 aprile 2020

COVID-19 E NON SOLO - parte 1


Mentre di COVID-19, e di una serie di temi che gli gravitano intorno, se ne parla in abbondanza, SOFFIONE ha proposto alla redazione queste considerazioni molto interessanti di cui nessuno si è occupato a livello mediatico. Ma questo non vuol dire che comportino un minor portato di sofferenza.
Insomma, state per leggere un articolo "al tempo del COVID-19" che tratta di tutti coloro che, per varie ragioni, sono esclusi dalla grancassa dei mass-media.
Ecco perché, circa 20 anni fa abbiamo fatto un seminario dal titolo "Le parole sono uguali per tutti?". Da allora le cose non sembrano essere cambiate più di tanto...
Grazie SOFFIONE!

LA REDAZIONE


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Buongiorno, prima di tutto il mio pensiero va a chi non ce l’ha fatta o non ce la farà, in particolare agli anziani, che ci hanno cresciuto, dandoci tanto, insegnandoci tanto e tanto potevano ancora insegnarci. La morte è sempre orribile, però, penso che questa sia una morte più orribile di altre, perché non puoi comunicare con nessuno, chiuso in uno “scafandro” fino all’ultimo respiro, contornato da persone che non conosci, lontano dagli affetti di una vita, senza una carezza, un bacio, un abbraccio, un sorriso e una parola di conforto. Ringrazio le persone che, per mestiere e non solo, dottoresse e dottori, infermieri e infermiere, farmaciste e farmacisti, volontari e volontarie, la Protezione Civile, senza dimenticare tutti e tutte coloro che fanno funzionare i reparti ospedalieri e la nostra Sanità pubblica. Sono, invece, meno propenso al ringraziamento alle persone che non hanno predisposto piani d’azione adeguati a questa Pandemia e che negli anni passati hanno tagliato le risorse al nostro Servizio Sanitario Nazionale e Regionale.

martedì 14 aprile 2020

ARTE CONTEMPORANEA IN PILLOLE - ultima puntata

Avevamo chiesto a Jack P., che di arte ne sa un bel po', di scriverci delle "pillole" d'arte contemporanea per noi ed i nostri lettori. Ci aveva accontentati e non c'è periodo migliore di questo di dedicarsi a conoscere nuovi artisti.
Grazie Jack!

LA REDAZIONE

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Non è venuto male ma è, e rimarrà, un'imitazione del concetto e del lavoro di Fontana che, per me, è l’indiscusso caposcuola del movimento artistico dello “spazialismo”. Prima di concludere, un paio di curiosità e qualche cifra: narra una leggenda metropolitana che la prima di tali opere nacque mentre il giovane pittore Fontana si recava in bici fuori città, con colori pennelli cavalletto e tela per dipingere un paesaggio; ad un certo momento, però, perde l’equilibrio, vacilla e, con un pedale, lacera la tela vergine. Lascio a voi lettori la libertà di crederci o meno… per me è una bufala. Concludendo darei qualche dato in termini di soldoni, chi ebbe la fortuna di aprire la mente e guardare veramente oltre, acquistando un’opera di Fontana per poche migliaia di vecchie lire nel 1965/70 e decidesse di venderla all’asta, ora si ritroverebbe milionario, visto che recentemente a Londra è stato battuto un quadro con sette tagli alla cifra di udite udite 5.000.000 di sterline che, al cambio odierno, sono 5.700.000 di euro!!!!

domenica 12 aprile 2020

giovedì 9 aprile 2020

ARTE CONTEMPORANEA IN PILLOLE - 2° puntata

Avevamo chiesto a Jack P., che di arte ne sa un bel po', di scriverci delle "pillole" d'arte contemporanea per noi ed i nostri lettori. Ci aveva accontentati e non c'è periodo migliore di questo di dedicarsi a conoscere nuovi artisti.
Grazie Jack!

LA REDAZIONE

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Io, che non mi fermo alle apparenze e mi piace informarmi sulle cose che mi interessano, ho letto e cercato di capire il concetto che ha portato Fontana a prendere il rasoio ed a squarciare la tela. Ne ho dedotto che, alla fine degli anni '50, questo gesto fosse provocatorio nei confronti di chi produceva e apprezzava in maggioranza arte figurativa, di chi era ottuso e non voleva aprire la mente ad un nuovo modo di creare arte, infatti, il taglio nella tela, vorrebbe indurre lo spettatore a guardare dentro, a vedere oltre, a sentire che l’arte non è solo ritratto, paesaggio e natura morta. Con ciò voglio dire che Fontana ha pensato un tale concetto e lo ha messo in pratica, tutto ciò che è stato fatto da altri è una volgare imitazione. Conosco qualche misero tentativo, il primo è di un artista, del quale non ricordo neppure il nome, che, oltre a colorare una tela di giallo e farci malamente un taglio più o meno in centro, ha pure avuto il lampo di genio di incollare peli pubici attorno ai bordi del taglio. Altro tentativo lo ha fatto il sottoscritto, visto che a livello hobbistico un po' di tecniche le conosco, ho preso una tela pronta, pennello e colore rosso, simile a quello che usava il buon Lucio, e mi sono messo al lavoro, una volta asciugata la tale ho preso il cutter ed ho praticato 4 bei tagli nella tela.

mercoledì 8 aprile 2020

ARTE CONTEMPORANEA IN PILLOLE - 1° puntata

Avevamo chiesto a Jack P., che di arte ne sa un bel po', di scriverci delle "pillole" d'arte contemporanea per noi ed i nostri lettori. Ci aveva accontentati e non c'è periodo migliore di questo di dedicarsi a conoscere nuovi artisti.
Grazie Jack!

LA REDAZIONE

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Concetto spaziale
Attese
Dopo ripetuti inviti da parte dei redattori de l'urlo, a tenere una piccola rubrica di arte moderna e contemporanea, mi sono deciso ad iniziare. Allora, iniziamo subito con questa avventura. Inizialmente, alcuni mesi fa, scrissi un numero speciale dal titolo “Rinascita artistica”, nel quale parlavo della mia passione per Jackson Pollok e dell’uso di espressioni artistiche come terapia, sfogo, svago, passatempo oltre che sistema per aprire la mente. In questo mio scritto, vorrei prendere in esame un’artista molto famoso, discusso perché provocatorio e strapagato dai collezionisti: il caposcuola dello “spazialismo” Lucio Fontana. Innanzitutto cercherò di dare una piccola indicazione sulla valutazione visiva e sensitiva,, insomma un po' di istruzioni per l’uso, visto che nel titolo parlo di "pillole". L’arte moderna va vista, rivista, guardata con cura ed eventualmente sentita. A me capita sovente di emozionarmi di fronte ad un lavoro astratto oppure informale, cioè senza figurazione. Dopo aver fatto ciò si è liberi di dire: mi piace, non mi piace, non è di mio gusto. Altro piccolo consiglio è quello di non commentare un’opera d’arte con un cinico: "lo sposso fare anch’io".
Ci tengo a ribadire, che chi afferma "lo posso fare anch’io", si rimbocchi le maniche e lo faccia, ci dimostri che riesce a farlo, se anche fosse, però, non è stato il primo a pensarlo!!!! Tornando a Lucio Fontana, faccio un piccolo riassunto dei suoi lavori più famosi: "i concetti spaziali" oppure "le attese", che altro non sono che tele monocrome, cioè dipinte di un solo colore, poi tagliate con un rasoio che Fontana realizzo a partire dal 1959. Cito un paio di episodi per spiegarmi meglio. Poco tempo fa mi sono imbattuto in una interminabile discussione, in un social, sulla famosa opera di Fontana, per intendersi i tagli di cui parlo sopra. I commenti tipo "li posso fare anch’io" erano molteplici, poi qualcuno ha scritto che avrebbero potute farle anche i loro figli di tenera età, anche se, secondo me, un rasoio ben affilato non è proprio indicato darlo in mano ad un bimbo di 2 anni… Il commento più divertente è stato: "potrebbe farlo anche il mio gatto".

sabato 4 aprile 2020

MAMMA

PINEAPPLE è una redattrice che non frequenta spesso l'urlo, ma, ogni tanto, ci porta in redazione dei pezzi molto piacevoli. Anche questo secondo pezzo ha una godibilissima cadenza rap e, anche se cambia il tema, come il precedente è molto aggressivo e intenso.
Complimenti ancora PINEAPPLE, da tutta

LA REDAZIONE
 
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MAMMA

Ero piccolina,
una bimba,
mi chiamavi la tua pallina.
Intanto lavoravi senza sosta,
firmavi il nullaosta.
Lavorare era dura,
e mi riservavi sempre una certa premura.
Un giretto al parchetto,
una merendina la mattina
un bacino sul visino.
La mia mamma,
per te avrei preso una condanna.

RIT:
Un giorno, bui come la notte,
come le botte,
arrivò la tua malattia
a portarti via.

Lontano, io piangevo invano,
non capivo e soffrivo
Tante domande mi facevo
E poche risposte ricevevo
Soprattutto non capivo il motivo.

RIT

Passano giorni
e tu non ritorni,
inizio a pensare:
Ma cos’ho fatto di male?
Un mese e sei tornata
con la tua solita risata,
Il profumo era cambiato,
non sapeva più del tuo bucato,
ma adesso non importava più niente,
non avrei più permesso alla gente,
di portarti via.
Ora eri mia.