sabato 7 marzo 2020

RAPSODIA (parte 2)

Questo lungo articolo di DUMBO non è solo la recensione del film dedicato ai Queen, è anche un esempio di come un film possa essere l'occasione di riflettere su questioni molto serie.
Come accade spesso DUMBO ha fatto centro anche questa volta.

LA REDAZIONE

*  *  *
Vincere un siffatto premio può cambiare il corso di una o più carriere e, per un Oscar, si potrebbe arrivare a fare qualsiasi cosa (magari non proprio qualsiasi, ma quasi). La stagione cinematografica passata è stata certamente dominata dal film Bohemian Rapsody, film autobiografico della mitica rock band dei Queen, che racconta la nascita di questo complesso dal 1970 fino al mitico concerto Band Aid del 1985, voluto ed organizzato da Bob Geldof. Bohemian Rapsody è il titolo di una canzone dei Queen e questo articolo ha come titolo la sua traduzione italiana. Siccome questo film è stato l’indiscusso mattatore della stagione questo giornale non poteva non spendere due parole sull’argomento. Anzitutto qualche numero: il film è uscito tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre 2018 in Inghilterra, poi negli USA, in Italia ed in Europa. Al momento ha incassato oltre 800 milioni di dollari, contro un costo di circa 52. E’ stato definito il “biopic” (cioè film autobiografico) di maggior successo della storia del cinema e si può dire che ha ottenuto di rilanciare i Queen alla notorietà. Infatti in questi mesi c’è stato nelle TV e nei giornali un aumento vertiginoso dei passaggi di filmati, documentari e spot riguardanti questa band.

Nessun commento:

Posta un commento