DUMBO ha senz'altro in dono la capacità di scrivere benissimo e, in particolare, di saper scrivere in maniera soave anche di faccende poco piacevoli. Questo suo pezzo sembra tratto dalle pagine iniziali di Tre uomini in barca di Jerome K. Jerome, ma non è una storia inventata, è un evento realmente accadutogli di recente. Adesso siamo contenti che stia meglio e, soprattutto, siamo molto contenti che abbia trasformato le sue traversie in questo piccolo gioiello di narrativa!
Buona lettura, siamo sicuri che ve lo godrete quanto ce lo siamo goduto noi!
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
Un giorno credi di esser giusto
e di essere un grande uomo,
in un altro ti svegli e devi
cominciare da zero
Edoardo Bennato
E' successo proprio come nel titolo, all'improvviso un giorno. Un giorno qualunque, in un qualunque giovedì mattina uguale a tanti altri, fatto di cose ripetute migliaia di volte e per questo automatiche, quasi noiose. Seduto davanti al PC decido di uscire e quindi mi alzo dalla sedia dopo averlo spento deciso ad uscire come quasi tutte le mattine. Ma quella mattina avviene all'improvviso un fatto nuovo, mai sperimentato prima e mai neppure immaginato: le gambe non mi sorreggono e ricado a spalle indietro sulla sedia. Resto stupito di questa reazione non ancora ben conscio di quanto è successo e riprovo ad alzarmi usando anche le braccia. Ci riesco con un certo sforzo e provo di uscire dalla camera, ma mi accorgo con stupore subito, e con orrore dopo qualche attimo, che il mio cervello da ordini di spostamento in una certa direzione e le gambe non eseguono quegli ordini, se ne vanno come dotate di volontà tutta loro in modo malfermo, come capita a volte a chi esagera con la bottiglia. Di fianco ho il letto e mi ci butto sopra ancora incredulo per quanto successo e tentando di ragionare e capire cosa stia succedendo.
E' successo proprio come nel titolo, all'improvviso un giorno. Un giorno qualunque, in un qualunque giovedì mattina uguale a tanti altri, fatto di cose ripetute migliaia di volte e per questo automatiche, quasi noiose. Seduto davanti al PC decido di uscire e quindi mi alzo dalla sedia dopo averlo spento deciso ad uscire come quasi tutte le mattine. Ma quella mattina avviene all'improvviso un fatto nuovo, mai sperimentato prima e mai neppure immaginato: le gambe non mi sorreggono e ricado a spalle indietro sulla sedia. Resto stupito di questa reazione non ancora ben conscio di quanto è successo e riprovo ad alzarmi usando anche le braccia. Ci riesco con un certo sforzo e provo di uscire dalla camera, ma mi accorgo con stupore subito, e con orrore dopo qualche attimo, che il mio cervello da ordini di spostamento in una certa direzione e le gambe non eseguono quegli ordini, se ne vanno come dotate di volontà tutta loro in modo malfermo, come capita a volte a chi esagera con la bottiglia. Di fianco ho il letto e mi ci butto sopra ancora incredulo per quanto successo e tentando di ragionare e capire cosa stia succedendo.
Nessun commento:
Posta un commento