Questo scritto di GIST è di una
intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha
commosso e colpito molto.
LA REDAZIONE
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Non è facile vivere la solitudine in modo positivo e fruttuoso. In fondo è una sfida con se stessi e si sa che le sfide con se stessi sono quelle più difficili. Non sempre è facile stare da soli…. Si è faccia a faccia con le proprie insicurezze, ci si vede chiaramente come si è, emergono piuttosto i nostri fantasmi, le nostre paure. Non è facile, ma chi impara a star bene da solo, vive con intensa e proficua armonia anche la relazione con gli altri. Chi conosce bene se stesso può dare realmente qualcosa di suo a chi lo circonda, senza usare maschere, senza usare filtri che appartengono alle comodità. Non solo! Anche raggiungere un obbiettivo, sviluppare e portare a termine un progetto, richiede una buona conoscenza delle proprie risorse personali. Il tempo della solitudine può allora servire per analizzare alcune azioni del passato, rivalutandole e cercando di capire ciò che può servire per la realizzazione di un progetto futuro. Se saprò accettare e gestire la solitudine riuscirò meglio a vivere realisticamente e serenamente il mio futuro fatto di incognite e prove.
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