Questo scritto di GIST è di una
intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha
commosso e colpito molto.
LA REDAZIONE
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L’inferno della solitudine inizia ad esistere quando perdiamo le capacità di soffrire la solitudine. Gesù stesso soffrì la solitudine tanto che prima di morire disse “Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. L’inferno della solitudine inizia ad esistere quando perdiamo la capacità di piangere o di sorridere, di comprendere o di amare: è in quel momento che scatta l’ora dell’isolamento. Gesù è morto perché potessimo essere liberi dalle paure di ogni male e questo include anche la solitudine. Il valore del silenzio fa parte della solitudine, ciò che deve accadere, deve accadere, il silenzio è saggio, e non si oppone ma cerca la sua strada nell’esperienza e nei segni dell'esistenza. La realtà è quella che è, e che forse deve essere, il silenzio tace, non lotta, perché confida nelle volontà più alte, il silenzio non invade ciò che non comprende. Alle parole inutili e vuote di discussioni senza fine, il silenzio risponde coi fatti e, in se stesso, trova ogni soluzione.
FINE
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