Questo scritto di GIST è di una
intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha
commosso e colpito molto.
LA REDAZIONE
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Nessuno vuole essere solo e molti dichiarano di soffrire perché vivono in solitudine. Credo invece che la solitudine sia un tempo che ha un valore speciale. A volte bisogna rompere gli schemi mentali, i concetti, le credenze che abbiamo in testa per poter capire che anche la solitudine, come tante altre occasioni che ci sembrano “un buco nero”, possono essere momenti intensi e pieni. La solitudine è davvero un banco di prova, un periodo esclusivo di formazione personale, di conoscenza di se stessi, di analisi interiore. Non è mai un tempo neutro, lascia sempre qualcosa in ognuno di noi. Non passa senza lasciare tracce e non è compatibile con l’assidua ricerca frenetica di riempire i tempi “vuoti” con tante e tante attività (molte delle quali veramente vuote). La solitudine non è un vuoto da colmare, è piuttosto un momento da sfruttare! Ecco come è possibile cambiare prospettiva! La solitudine diventa così uno spazio personale, completamente proprio, dove ritrovare se stessi e guardarsi dentro, dove fare una revisione della propria vita, affetti, amicizie, azioni e verificare le scelte che si stanno portando avanti. Questo momento di riflessione personale permette di affrontare meglio e con più sicurezza il mondo. E’ un tempo difficile.
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