mercoledì 16 maggio 2018

TUTTO QUELLO CHE NON AVRESTE MAI SUPPOSTO SULL’ERBORISTERIA (parte 5)


Un nostro redattore ha ci ha proposto un articolo divertente ed ironico sulle vicende surreali che ha vissuto durante la sua attività di erborista, ve lo proponiamo a puntate.
Questo articolo è uscito anche sul numero di agosto-settembre 2017 di Borgorotondo.
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Ma passiamo ad alcune curiose affermazioni di clienti: “Ma come, lei è erborista e non è vegetariano?!”. “Ma come, lei è erborista e fuma?!”, a parte che conosco non pochi colleghi e colleghe che fumano da decenni, a volte sarei stato tentato di rispondere: “...e non contento fac­cio anche l’amore!”. Erborista non è uguale ad asceta né a monaco tibetano. Ma volendo fare i pignoli a tutti i costi, il tabacco è un’erba che nel Rinascimento fu usata a scopi medicamentosi, quindi, nell’immaginario collettivo potevo vendere Oppio e Coca liberamente, ma guai a me se fuma­vo sigarette! Non infrequenti furono richieste di questo tipo “Vorrei le gocce di Madre Calendula (o anche Madre Melissa)” ovve­ro tintura madre di Calendula o Melissa che come tutte le tinture madri fossero in gocce. Una cliente mi disse che per il suo disturbo il suo “pneumatico” le aveva dato una buona cura. Pneumatico stava per "pneumologo"! Una giovin signora acquistò 100 grammi di Sesamo e poi mi “sbuffò” in faccia: “Ma io in India lo pago di meno!”. E il biglietto per l’aereo dove lo metti?
fine quinta parte 

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