mercoledì 9 maggio 2018

CIAO DAVIDINO


Chi segue il nostro blog sa che da poco è improvvisamente scomparso Davide una persona che ci era molto cara. In redazione ci è arrivato questo saluto scritto da un suo, e nostro, amico che ci teniamo molto a pubblicare, perché mostra una parte di Davide molto vera ed autentica, esattamente come vero e autentico è chi lo ha scritto. 

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I fiori, il tiepido sole, i primi profumi che inebriano le narici, il vento che con dolcezza ti sfiora tutto il corpo, quella brezza che soffia delicatamente e scuote i primi glicini che, con i suoi colori, riempiono le entrate dei giardini… Proprio quel vento, quella brezza così soave oggi ha portato con sé buio, tempesta, tuoni e lampi e, in mezzo a tutto questo, un fievole urlo, dapprima lontano, poi un frastuono ha annunciato un doloroso messaggio: Davidino è partito, Davidino ha preso la strada verso l'infinito, Davidino è MORTO...
Ora piango, piango e piango non so fare altro perché con te se ne va una parte di me! Il mio cuore si è inaridito, il mio cuore trabocca di tristezza, il mio cuore è ferito e so che la cicatrice non andrà più via, anzi! Con te si chiude un altro capitolo della mia storia. Sei stata una persona leale, io ho conosciuto il Davide prima e dopo le nostre guerre, un Davidino che, nonostante il suo modo contorto ma a volte unico di guardare e sentire il mondo, si è sempre fatto voler bene. In fondo per me volerti bene era facile, molti ti evitavano perché non capivano o non volevano andare oltre le apparenze, persone stupide, perché con te c'era solo da imparare e condividere il tuo strano mondo che per me era fantastico. Guardavi tutto con occhi particolari, volevi sempre capire il perché delle cose, al punto che certe volte diventavi anche pesante, ma era quello il bello! io vedevo una porta e tu andavi oltre la porta, ci entravi e la smontavi per capire il suo interno. Eri affamato di sapere. Ti voglio bene e le parole non bastano a descriverti, sei l'amico con cui si scappava al mare con 10.000 Lire! Sei l'amico che alla mattina ci siamo domandati: "che facciamo?", E alla sera ci eravamo imbarcati per andare in Sardegna. Sei l'amico che: "Davide! Ho un problema di letto", e tu mi offri la cantina di casa tua che per me in quel momento non era una cantina con una branda, ma era una reggia. Sei l'amico che in casa mia c'era un letto tutto tuo. Insieme ne abbiamo fatto tante, e ricordo tutto con un sorriso. Perché, è vero, ora sto piangendo e non poco, ma ti voglio ricordare con un sorriso perché è quello mi donavi ogni volta che mi vedevi.
Grazie Davide per essere stato mio amico, grazie per avermi donato parte di te, grazie per avere dato un senso a parte della mia giovinezza. Insomma grazie per esserci stato. Ti voglio bene amico mio fai buon viaggio e…
Insomma Davidino, tutto qua, le parole pensandoti si confondono, si perdono in questo cielo stellato, ed è proprio sotto questo cielo stellato che ti dico ciao.

SP

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