martedì 28 maggio 2019

IDENTIKIT DELLA SOLITUDINE (6° puntata)

Questo scritto di GIST è di una intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha commosso e colpito molto.

LA REDAZIONE


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Non è facile vivere la solitudine in modo positivo e fruttuoso. In fondo è una sfida con se stessi e si sa che le sfide con se stessi sono quelle più difficili. Non sempre è facile stare da soli…. Si è faccia a faccia con le proprie insicurezze, ci si vede chiaramente come si è, emergono piuttosto i nostri fantasmi, le nostre paure. Non è facile, ma chi impara a star bene da solo, vive con intensa e proficua armonia anche la relazione con gli altri. Chi conosce bene se stesso può dare realmente qualcosa di suo a chi lo circonda, senza usare maschere, senza usare filtri che appartengono alle comodità. Non solo! Anche raggiungere un obbiettivo, sviluppare e portare a termine un progetto, richiede una buona conoscenza delle proprie risorse personali. Il tempo della solitudine può allora servire per analizzare alcune azioni del passato, rivalutandole e cercando di capire ciò che può servire per la realizzazione di un progetto futuro. Se saprò accettare e gestire la solitudine riuscirò meglio a vivere realisticamente e serenamente il mio futuro fatto di incognite e prove.

domenica 26 maggio 2019

IDENTIKIT DELLA SOLITUDINE (5° puntata)

Questo scritto di GIST è di una intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha commosso e colpito molto.

LA REDAZIONE


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Nessuno vuole essere solo e molti dichiarano di soffrire perché vivono in solitudine. Credo invece che la solitudine sia un tempo che ha un valore speciale. A volte bisogna rompere gli schemi mentali, i concetti, le credenze che abbiamo in testa per poter capire che anche la solitudine, come tante altre occasioni che ci sembrano “un buco nero”, possono essere momenti intensi e pieni. La solitudine è davvero un banco di prova, un periodo esclusivo di formazione personale, di conoscenza di se stessi, di analisi interiore. Non è mai un tempo neutro, lascia sempre qualcosa in ognuno di noi. Non passa senza lasciare tracce e non è compatibile con l’assidua ricerca frenetica di riempire i tempi “vuoti” con tante e tante attività (molte delle quali veramente vuote). La solitudine non è un vuoto da colmare, è piuttosto un momento da sfruttare! Ecco come è possibile cambiare prospettiva! La solitudine diventa così uno spazio personale, completamente proprio, dove ritrovare se stessi e guardarsi dentro, dove fare una revisione della propria vita, affetti, amicizie, azioni e verificare le scelte che si stanno portando avanti. Questo momento di riflessione personale permette di affrontare meglio e con più sicurezza il mondo. E’ un tempo difficile.

venerdì 24 maggio 2019

IDENTIKIT DELLA SOLITUDINE (4° puntata)

Questo scritto di GIST è di una intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha commosso e colpito molto.

LA REDAZIONE


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Come comportarsi dunque? Prima di tutto assecondando le nostalgie. Non bisogna essere vittime di questo sentimento, bensì bisogna ascoltarlo attivamente, i momenti di malinconia sono un’occasione per riflettere sul passato, ma anche per creare un ponte con il futuro. Un ottimo modo per affrontare la nostalgia è quello di tirare fuori il dolore e trasformarlo in un’espressione artistica, scrivendo, cantando, ballando, disegnando o in qualsiasi altro modo. Solo così riuscirò a creare un legame tra passato e presente capendo che gli errori fanno parte delle persone che sono oggi! Devo quindi impedire che mi venga una dose eccessiva di nostalgia perché mi può togliere preziosi spazi mentali peggiorando la qualità della mia vita, i rapporti sociali, e rischiando che finisca col trasformarsi in patologia. Voglio evitare di fare come quelli che non riescono a godere il presente perché vivono costantemente rivolti al passato!

sabato 18 maggio 2019

IL NUOVO NUMERO DE L'URLO!

E' uscito il nuovo numero de l'urlo!
Per leggerlo è, come sempre, sufficiente accedere all'archivio del blog qui a destra.

I più attenti noteranno che, anzichè essere il n° 66 è il n° 64, questo perché nel numero precedente avevamo sbagliato numerazione, saltando proprio il 64. Così abbiamo recuperato la numerazione con questo numero.

Settanta numeri dal 1995! E, considerando che per quasi un anno e mezzo abbiamo taciuto, in questi 24 anni siamo riusciti a pubblicare, in media, tre numeri all'anno! Non male davvero!!!
Buona lettura.

mercoledì 8 maggio 2019

IDENTIKIT DELLA SOLITUDINE (3° puntata)

Questo scritto di GIST è di una intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha commosso e colpito molto.

LA REDAZIONE


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Dopo aver portato a termine le attività che avevo in programma ho scritto sul diario il livello di completezza che penso di aver raggiunto, ma anche il piacere che ho provato. Questi appunti secondo me mi serviranno anche in futuro nel caso avessi l’impressione di non essere all’altezza dei miei compiti e di non essere in grado di apprezzare ciò che faccio. Poi, sempre durante quei tre giorni di vacanza da solo, mi stavo deprimendo nel ricordare i momenti di felicità trascorsi con i miei vecchi amici, che ora non ho più perché si sono sposati. Ogni tanto li vedo, ma non possiamo più fare quelle belle vacanze all’estero, le gite in tutta Italia, le cene trascorse in discoteca o nei pub, il cinema e gli scherzi che ci facevamo a vicenda. La nostalgia è un sentimento legato a doppio filo con il passato, e torna a galla non tanto perché ci manca quella persona, quel luogo o quella situazione, ma perché ci manca la nostra felicità. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che esiste anche il presente e che la felicità perduta non è irripetibile.

venerdì 3 maggio 2019

IDENTIKIT DELLA SOLITUDINE (2° puntata)

Questo scritto di GIST è di una intensità davvero rara. Lo pubblichiamo con grande piacere perché ci ha commosso e colpito molto.

LA REDAZIONE


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Però al tempo stesso credo di aver individuato delle strategie per uscirne:

1° strategia: nei problemi che mi assillano quotidianamente trovare gli aspetti sia positivi che negativi, cercando un approccio di riflessione ed equilibrio. Non esagerare e nemmeno minimizzare il problema.

2° strategia: ho tenuto un diario, che è uno strumento utile per analizzare i propri pensieri senza aiuto esterno. Scrivendo mi sono accorto che stavo cadendo in depressione, sentivo di essere inutile e di non meritare amore o altre cose materiali, mi sentivo impotente a cambiare il mio stato d’animo. Invece scrivendo nel diario le mie emozioni e i miei pensieri sono riuscito a tenerli sotto controllo, analizzando la situazione per individuare le colpe e ridistribuendo così, in maniera più equa, le mie responsabilità e le mie impressioni.

3° strategia: mi sono munito di un’agenda ad orari pianificando e strutturando tutta l’intera giornata, incluso il tempo per aggiornare il mio diario, il riposo, la mia attività fisica, in questo modo ho potuto rilassarmi e prendermi cura di me.