Nel
corso di quest'anno abbiamo dedicato molte redazioni ad un tema che, a
molti di noi, sta molto a cuore: "come sta cambiando il mondo del
lavoro?". Fra esodati, precari, co.co.co, co.co.pro., agenzie
interinali, industrie 4.0, esternalizzazioni e delocalizzazioni, se ne
sono viste delle belle. Così abbiamo cercato di riflettere insieme su
cosa stesse succedendo anche a partire dalle esperienze personali di
ciascuno. Questo, ed altri articoli che pubblicheremo, mano mano, fanno
parte del numero 63 de l'urlo interamente dedicato a questo tema.
* * *
A
questo punto prendo la decisione (già pensata dall'inizio) di procurare altri nove
nomi per beccare i famosi 300 € e inizio scorrere l'agenda di mia madre per
trovare parenti e amici, i più lontani possibile, spiegando che bastava mi
facessero fare la presenza.
Seguiranno
altri due giorni, sempre uguali, fatti di arringhe mattutine in cui vengono
anche disapprovati quelli che non sono stati capaci di procurare appuntamenti e
di visite pomeridiane, che sono di una noia indicibile, in cui il manager
spiega le doti mirabolanti dello ionizzatore d'acqua (addirittura ho sentito
che questo aveva migliorato il diabete).
Alla
fine del terzo giorno chiedo velatamente come incassare la prova e mi viene
detto che servono appunto dieci consulenze, per cui abbozzo e faccio un quarto
giorno trovando altri tre malcapitati.
A
mezzodì del quarto giorno, quando deposito gli ultimi tre nomi, mi viene
richiesto l'IBAN (sia a me che agli altri) per avere il bonifico dei 300 "giovani
e forti" e io in un lampo chiedo se fosse possibile avere i contanti. È
possibile avere un assegno, che io accetto con entusiasmo. Gli altri danno i
dati bancari. Nel frattempo siamo stati tutti promossi come consulenti
definitivi e futuri manager (per
altro senza che fosse stato richiesto).
Alla
fine della giornata, con gli ultimi tre nomi, e l'assegno saldamente in tasca,
informo che questo lavoro non fa per me. Ricevo obiezioni tipo: "ma come!?
aspetta un po'! vedi come va!", e cosi via, ma resto irremovibile perché
non ho intenzione di dare in ostaggio amici e parenti a questo sistema. Inoltre
apprendo che i famosi 1200 vengono dati al raggiungimento di quindici
appuntamenti per settimana.
Riassumendo:
il consulente viene preso per portare in dote la sua lista di contatti (parenti
amici conoscenti, ecc.), e ad ogni nuovo contattato vengono richiesti altri
nomi di sua conoscenza presso cui l'azienda possa presentarsi.
continua
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