lunedì 10 dicembre 2018

LAVORI O SURROGATI (p.4)

Nel corso di quest'anno abbiamo dedicato molte redazioni ad un tema che, a molti di noi, sta molto a cuore: "come sta cambiando il mondo del lavoro?". Fra esodati, precari, co.co.co, co.co.pro., agenzie interinali, industrie 4.0, esternalizzazioni e delocalizzazioni, se ne sono viste delle belle. Così abbiamo cercato di riflettere insieme su cosa stesse succedendo anche a partire dalle esperienze personali di ciascuno. Questo, ed altri articoli che pubblicheremo, mano mano, fanno parte del numero 63 de l'urlo interamente dedicato a questo tema.

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A questo punto prendo la decisione (già pensata dall'inizio) di procurare altri nove nomi per beccare i famosi 300 € e inizio scorrere l'agenda di mia madre per trovare parenti e amici, i più lontani possibile, spiegando che bastava mi facessero fare la presenza.
Seguiranno altri due giorni, sempre uguali, fatti di arringhe mattutine in cui vengono anche disapprovati quelli che non sono stati capaci di procurare appuntamenti e di visite pomeridiane, che sono di una noia indicibile, in cui il manager spiega le doti mirabolanti dello ionizzatore d'acqua (addirittura ho sentito che questo aveva migliorato il diabete).
Alla fine del terzo giorno chiedo velatamente come incassare la prova e mi viene detto che servono appunto dieci consulenze, per cui abbozzo e faccio un quarto giorno trovando altri tre malcapitati.
A mezzodì del quarto giorno, quando deposito gli ultimi tre nomi, mi viene richiesto l'IBAN (sia a me che agli altri) per avere il bonifico dei 300 "giovani e forti" e io in un lampo chiedo se fosse possibile avere i contanti. È possibile avere un assegno, che io accetto con entusiasmo. Gli altri danno i dati bancari. Nel frattempo siamo stati tutti promossi come consulenti definitivi e futuri manager (per altro senza che fosse stato richiesto).
Alla fine della giornata, con gli ultimi tre nomi, e l'assegno saldamente in tasca, informo che questo lavoro non fa per me. Ricevo obiezioni tipo: "ma come!? aspetta un po'! vedi come va!", e cosi via, ma resto irremovibile perché non ho intenzione di dare in ostaggio amici e parenti a questo sistema. Inoltre apprendo che i famosi 1200 vengono dati al raggiungimento di quindici appuntamenti per settimana.
Riassumendo: il consulente viene preso per portare in dote la sua lista di contatti (parenti amici conoscenti, ecc.), e ad ogni nuovo contattato vengono richiesti altri nomi di sua conoscenza presso cui l'azienda possa presentarsi.

continua

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