sabato 30 dicembre 2017

DIARIO DA ZURIGO (53° puntata) LA FELICITA'



Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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18 Luglio 2017


La Felicità.


Ho letto con piacere che anche voi in redazione trattate temi profondi a cui non si può rimanere in silenzio ho pensato di raccogliere l' occasione per scrivere cos'è per me la felicità.
La felicità ha due aspetti uno superficiale fatto di cose esterne a noi, una bella automobile un buon lavoro, una relazione amorosa appagante ecc ed un' altra più profonda autentica assoluta. Non possiamo dire di essere veramente felici se non le coltiviamo entrambi.
Da quando siamo nati abbiamo fatto varie esperienze dove abbiano vissuto la nostra personale felicità, possiamo dire che a volte la nostra egoistica felicità sia il risultato di una visione che abbiamo della vita. La natura umana distingue la sofferenza che va in una direzione ed la felicità che va in senso opposto ma nel percorso che ho sperimentato attraverso il Buddismo è che sofferenza e felicità sono due facce della stessa medaglia. Se pensiamo che la felicità sia l'assenza di problemi ed intoppi magari illuminata dal sole all' ora questo pensiero è decisamente irrealizzabile se invece cerchiamo di stabilire un senso di benessere forte e resiliente nella nostra vita all' ora si la felicità può esse raggiunta poiché l' unico posto dove essa si trova è nel bel mezzo di tutti i nostri problemi che la vita ci scaglia addosso. Più sono difficili i nostri problemi maggiore è la potenziale felicità che ci possono dare. La chiave per conseguire un cambiamento positivo è quello di credere profondamente che tutto è dentro di te e tutto dipende da te. Tutto parte da una DECISIONE la felicità non è un sentimento e non centra niente l'emozione quello è un' effetto che scompare nel giro di pochissimo tempo la decisione che intendo è come un voto che si fa' con se stessi per diventare felici noi siamo nati per essere felici è nella causa della nostra nascita che racchiude già l' effetto della felicità diciamo che è l' intimo desiderio di tutti gl'esseri viventi. Questa decisione può essere presa in due modi o sentendo un forte desiderio di diventare felici oppure le circostanze della vita hanno fatto emergere un profondo senso di responsabilità portandoti a questa decisione. Qui avviene un' altro cambio di prospettiva la tua felicità aumenta se consideri la felicità anche delle altre persone intorno a te che non significa sacrificare la nostra vita ma capire che occuparsi della felicità del prossimo fa brillare la nostra felicita perché siamo la stessa cosa ovvero condividiamo li stesso DNA dell' universo che si chiama Nam Myo Ho Renge Kyo. Realizzare la felicità è un modo di intendere la vita, portando fuori tangibile il nostro mondo interno e lo strumento è la preghiera sentire di essere quel mare pieno di gratitudine.

mercoledì 27 dicembre 2017

IL DEEP WEB - terza parte -

Ci è giunto in redazione questo interessantissimo articolo di RoBo sul deep web, questa specie di sottoscala inquietante ed oscuro di internet dove si trova di tutto. RoBo lo descrive in maniera dettagliata ed efficace, ed è per questo che la redazione ha valutato che fosse giusto pubblicarlo sul nostro blog in attesa di pubblicarlo anche sulla nostra versione cartacea.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Il DW appare come un luogo misterioso e proprio per questo sono fiorite una serie di leggende metropolitane come quelle che lo vogliono dimora di sedicenti killer che si fanno pagare per compiere omicidi, o di hacker spietati che in cambio di denaro possono rovinare la vita di chiunque. Altre leggende vogliono il web suddiviso in cinque livelli, di cui l'ultimo è luogo di misteri, inviolabile e dal contenuto sconosciuto: il marianas web.
Ma, appunto, si tratta di leggende metropolitane. Per lo più chi, nel DW, si fa pagare per svolgere servizi "assurdi" è un imbroglione che non vede l'ora di estorcere soldi e informazioni al pollo di turno. Come se nel DW non si trovassero già cose assurde di per sé e come se già il web visibile non sia a volte già sufficientemente assurdo. Fatto sta che quando si utilizza uno strumento così potente, ci vuole coscienza e soprattutto buon senso. I segreti, l'anonimato, lasciamolo a chi ha qualcosa da nascondere.
Concludendo, i pericoli del web sono tanti ma spesso derivano dal fatto che non si ha il buon senso di utilizzare internet come si deve. Fare un viaggio nel DW può essere un'esperienza interessante ma anche traumatica. Soprattutto, i rischi di una passeggiata in questa giungla sono immensi, mentre non ne comprendo l'utilità per noi semplici internauti. La curiosità? Fino ad un certo punto. Intanto tutto quello di cui avete bisogno ve lo può dare Google. Ma credo sia anche un bene conoscere uno strumento che fa parte della nostra quotidianità, volenti o nolenti.

RoBo

Fine

sabato 23 dicembre 2017

DIARIO DA ZURIGO (52° puntata)



Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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10 Luglio 2017

Un giorno apatico. Mi sveglio già stanco, sono le nove di mattina e un piccolo senso di colpa mi fa cadere in uno stato d'animo cupo, mi succede quando programmo delle cose e poi non le realizzo, ci vuole più coerenza tra quello che penso e quello che faccio. Se voglio fermarmi a riflettere su questo giorno passato in casa a studiare nonostante il bel tempo posso pensare alla mia sensibilità: credo di essere un ragazzo molto sensibile, i fatti accaduti in passato me lo dimostrano, non è un caso che abbia affogato i miei dolori con tutti i tipi di sostanze. Una volta tolta la tossicodipendenza la sensibilità è rimasta, ma grazie all' esperienza e alla pratica buddista ora riesco ad usare la mia sensibilità in maniera positiva e questa sensibilità trasformata mi permette di sentire con il cuore le persone che ho davanti ed a valutare correttamente la realtà delle cose. Questo è un grande beneficio ottenuto in questo percorso.