Giovedì 14 aprile abbiamo fatto una bella discussione a partire da un'articolo di O. sulla libertà. L'articolo è quello che leggerete immediatamente sotto, mentre un estratto del dibattito lo trovate nella sezione "La voce de l'urlo" in basso a destra.
Ci è parso giusto condividerlo perché è stato un dibattito che ci ha appassionato molto.
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
Libertà è una parola bellissima, ma cosa si intenda per
libertà cambia da persona a persona.
C'è la libertà di esprimersi, c'è la libertà di pensare, e
queste sono le cose che permettono di dire che viviamo in un paese veramente
libero. Se, invece, mancano possiamo dire che viviamo in uno stato con una
falsa democrazia. Magari tu ti puoi esprimere liberamente con amici o
conoscenti, ma non puoi fare critiche di un certo tipo su politici o altre
persone importanti perché altrimenti vieni subito censurato, e questa non è
libertà.
Magari sei libero di fumare ma non puoi usare altre sostanze
stupefacenti solo perché lo stato ha deciso di vietarle mentre tiene per sé il
monopolio per tabacco ed alcol. Questa non è libertà.
Magari sei libero di girare per strada di andare al museo o
in tanti altri posti, ma devi sempre seguire delle regole che, se trasgredite,
ti fanno incorrere in sanzioni.
Forse la nostra è una falsa libertà sorretta solo dalla
forza del dio denaro.

La nostra società, come molte società, è basata sul dio
denaro, se tu ne hai tanto puoi trasgredire alle regole, ma se non ne hai sei
costretto a seguirle o a pagare le conseguenze delle tue trasgressioni. Ma la
parola "costretto" ti fa capire che la parola libertà è solo una
parola detta al vento, è solo una falsa libertà.
Eppure! Eppure mi viene anche da dire che per fortuna ci
sono regole da rispettare, altrimenti sarebbe come il Far West… lo so che mi
sto contraddicendo, ma mi chiedo sempre cosa sia meglio: essere completamente
liberi di fare tutto o avere delle regole che vincolano la libertà?
O.
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