sabato 30 aprile 2016

DIARIO DA ZURIGO (quarta puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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18 gennaio 2016
Sveglia alle otto. Mi sono svegliato un po’ “stonato”. Al lavoro lo hanno capito, ero un po’ spaesato. Ogni tanto mi succede. Mi ha telefonato mia zia e mi ha detto che devo tornare in Italia all’Inps a prendere dei documenti. Non si capisce più niente con questa documentazione. Oggi al lavoro ho conosciuto un signore di nome G. Ha un amico al quale probabilmente servirà un aiutante imbianchino. Sarebbe l’ideale per me. Devo telefonare al ristorante italiano per vedere se c’è un posto come lavapiatti.  Devo credere di più in me stesso: io valgo 100%.  Se mi danno un punteggio di 99% non cambia niente, tutto dipende da me: coerenza dall’inizio alla fine.
  
 20 gennaio 2016
Sveglia alle 8:30. Oggi non ho recitato. Succede. Ogni  tanto dormo di più per via della mia notte turbolenta. Lavoro alle 10: oggi il mio titolare mi ha pagato e sono tornato a casa nel pomeriggio. Ho ascoltato il corso di tedesco in CD.  Mi trovo bene al lavoro e c’è una mia collega che si preoccupa sempre per me. Deve essere una sorta di beneficio: mangio molto bene e praticamente a gratis, parlerò bene a tutti del ristorante in cui mi trovo. Domani primo colloquio con la RAV [RAV è la sigla dei Centri per l'impiego svizzeri, N.d.R.].  Speriamo bene!

giovedì 21 aprile 2016

DIARIO DA ZURIGO (terza puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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13 gennaio 2016
Mi sono svegliato alle sette. Ho telefonato all’Inps di San Giorgio per documenti al fine di iscrivermi alla RAV [RAV è la sigla dei Centri per l'impiego svizzeri, N.d.R.]. C’è un principio buddista che dice che la fragranza interna trova protezione esternamente. Ho ricevuto delle buone notizie, ho tutti i documenti validi per la disoccupazione.  Sono andato al lavoro alle 10:30, oggi ho fatto 9 ore di lavaggio piatti. E’ un lavoro solo temporaneo, mi devo arrangiare. Sono entrato in contatto con un assistente sociale di nome B. per avere delle informazioni su dove si trova un centro per ragazzi tossicodipendenti. Mi ha incoraggiato ad andare a dare il mio contributo. Prima di dormire ho iniziato un libro interessante.  Si intitola Lavorare con l’intelligenza emotiva [il riferimento del libro è: Daniel Goleman, Lavorare con l’intelligenza emotiva, B.U.R., Milano 2000, N.d.R.].

15 gennaio 2016
Oggi nevica e Zurigo è tutta bianca. Giovedì prossimo ho un incontro importante, devo recitare per alzare la mia convinzione di portare avanti la domanda di disoccupazione. Intanto ho comprato un corso in CD di tedesco per cominciare a memorizzare alcune parole.  Voglio al più presto imparare a capire la lingua così al momento giusto sceglierò il lavoro giusto per me. Tutto dipende da me, ho passato un bel giorno con F. a casa sua, abbiamo mangiato insieme e chiacchierato parecchio, è un bravo ragazzo.

domenica 17 aprile 2016

LEGGE O LIBERTA'?



Giovedì 14 aprile abbiamo fatto una bella discussione a partire da un'articolo di O. sulla libertà. L'articolo è quello che leggerete immediatamente sotto, mentre un estratto del dibattito lo trovate nella sezione "La voce de l'urlo" in basso a destra.
Ci è parso giusto condividerlo perché è stato un dibattito che ci ha appassionato molto.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Libertà è una parola bellissima, ma cosa si intenda per libertà cambia da persona a persona.
C'è la libertà di esprimersi, c'è la libertà di pensare, e queste sono le cose che permettono di dire che viviamo in un paese veramente libero. Se, invece, mancano possiamo dire che viviamo in uno stato con una falsa democrazia. Magari tu ti puoi esprimere liberamente con amici o conoscenti, ma non puoi fare critiche di un certo tipo su politici o altre persone importanti perché altrimenti vieni subito censurato, e questa non è libertà.
Magari sei libero di fumare ma non puoi usare altre sostanze stupefacenti solo perché lo stato ha deciso di vietarle mentre tiene per sé il monopolio per tabacco ed alcol. Questa non è libertà.
Magari sei libero di girare per strada di andare al museo o in tanti altri posti, ma devi sempre seguire delle regole che, se trasgredite, ti fanno incorrere in sanzioni.
Forse la nostra è una falsa libertà sorretta solo dalla forza del dio denaro.
Siamo liberi di andare dove, di scegliere il nostro dottore, di scegliere in quale ristorante mangiare, di scegliere il posto dove andare a vivere. Ma sei comunque sempre prigioniero della burocrazia.
La nostra società, come molte società, è basata sul dio denaro, se tu ne hai tanto puoi trasgredire alle regole, ma se non ne hai sei costretto a seguirle o a pagare le conseguenze delle tue trasgressioni. Ma la parola "costretto" ti fa capire che la parola libertà è solo una parola detta al vento, è solo una falsa libertà.
Eppure! Eppure mi viene anche da dire che per fortuna ci sono regole da rispettare, altrimenti sarebbe come il Far West… lo so che mi sto contraddicendo, ma mi chiedo sempre cosa sia meglio: essere completamente liberi di fare tutto o avere delle regole che vincolano la libertà?

O.

venerdì 15 aprile 2016

IL NUOVO NUMERO DE L'URLO SULLE LUDOPATIE

Cominciammo questo numero nel gennaio del 2014... e siamo ritornati sul tema a più riprese, abbiamo raccolto interviste, articoli, pareri, materiali, suggerimenti... Ci siamo confrontati con esperti, ne abbiamo discusso fra noi con grande intensità, alcuni di noi ci hanno scritto anche sù. E sono pagine molto intense.
Ne è venuto fuori questo "maxi" numero da otto facciate. E' vero, ci abbiamo messo due anni per portarlo a termine, ma l'attesa ne è valsa la pena (anche perché nel mentre non siamo certo rimasti con le mani in mano!!!).
E così siamo a 51, trovate il nuovo numero nella colonna a destra, cercate la rubrica "Archivio dei numeri de l'urlo".
Buona lettura a tutti!

LA REDAZIONE DE L'URLO

venerdì 8 aprile 2016

DIARIO DA ZURIGO (seconda puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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7 gennaio 2016
La sveglia ha suonato alle ore 7:40. Ma io mi sono svegliato in due tempi perché faccio fatica ad addormentarmi. Alla mattina vorrei dormire di più. Ho preso la bicicletta e sono andato dal commercialista di mio cugino per farmi rilasciare un documento che mi consenta di iscrivermi all’ufficio disoccupati per accedere ad un corso di tedesco.  Sono andato al lavoro alle 10:30 e ho lavorato fino alle 14:30. Mi devo adattare sul lavoro e voglio essere più partecipe. Oggi ho rivisto la neve. Non fa tanto freddo quest’anno. Ho anche sentito E. della Redazione dell’Urlo che mi invitava in redazione il 14 gennaio. Forse mi sono spiegato male in un SMS e lui ha pensato che fossi tornato.

10 gennaio 2016
Oggi piove, sono giorni uggiosi. Anche la mia voglia di lottare si rilassa e sono spesso indeciso su come muovermi. Questo è sintomo di uno stato vitale basso. Sono passato da mio cugino per fargli firmare dei fogli ed è stato molto gentile, mi ha offerto una pizza ed è bello sapere che posso contare sempre su di lui.  Sono stato proiettato in una realtà che non mi appartiene e per trovare la mia strada devo fare un passo indietro facendomi aiutare dall’ufficio disoccupati per trovare un lavoro giusto per me, e per essere integrato con un corso di tedesco. Tutto questo deve partire da me ed è una mia responsabilità.  Scrivere questo diario mi serve per stare ancorato alla realtà: quando passi molto tempo senza sapere quello che avviene intorno a te c’è rischio di raccontarsi  delle cose che possono confondere il camino che si vuole intraprendere. Buddismo è realtà e saggezza. Sei la mia realtà è troppo distante dalla realtà oggettiva può essere un problema.

mercoledì 6 aprile 2016

DIARIO DA ZURIGO (prima puntata)

Non tutte le redazioni possono permettersi un inviato dalla Svizzera... Noi si!
C. è stato un assiduo frequentatore della nostra redazione per molti mesi, poi una bella opportunità lo ha portato a trasferirsi a Zurigo nell'estate dello scorso anno. A noi, sinceramente, è dispiaciuto che sia dovuto andare via, ma nello stesso tempo siamo stati felici di vederlo entusiasta nell'affrontare questa nuova avventura.
Il fatto che sia partito, però, non ci ha impedito di rimanere in contatto. Da gennaio C. ci scrive con continuità delle esperienze che sta facendo nella sua nuova città. I suoi racconti ci sono sembrati un bellissimo spaccato di vita che riteniamo valga la pena di condividere con tutti i nostri lettori. Così abbiamo deciso di aprire questa rubrica "Diaro da Zurigo" in cui pubblicheremo con cadenza variabile i suoi racconti ed i suo commenti. E non escludiamo, per il futuro, che questa narrazione diventi anche qualcos'altro!
C. TI ABBRACCIAMO E SIAMO TUTTI CON TE.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Esperienza svizzera 
Sono arrivato in questo paese a metà luglio del 2015 reduce da un intervento ad un orecchio, precisamente quello sinistro. Ho una otosclerosi dove è stato necessario intervenire, ma le cose non sono migliorate, anzi, ancora oggi non ci sento bene.
Questa difficoltà mi rende non pochi problemi: la sensazione è quella di essere ancora più solo in un paese che non conosco e che mi spaventa molto.
Questa mia nuova esperienza è stata stimolata da una proposta di lavoro fatta da mio cugino M. titolare di un ristorante italiano a Zurigo. Io sono un ragazzo semplice che ha dovuto, in questi anni, uscire da delle complicate dinamiche di dipendenza e trovarmi, da un giorno all’altro, a interagire con il personale  e con la clientela del ristorante non e stato per niente facile.
Le mie giornate ruotavano mattina e sera in base ai turni lavorativi disposti da mio cugino. Ho portato dall’Italia tutte le valigie contenenti le cose più care compresa la Fede che mi ha permesso di superare tanti ostacoli. Oggi mi posso definire un devoto del sutra del loto, una promessa che si fa in eterno, per portare avanti questa particolare pratica che permette di diventare felici.


2 gennaio 2016
Giornata uggiosa: piove e fa freddo. Non ho dormito bene, l'orecchio operato mi fischia interrottamente. Ho fatto una buona colazione e mi sono buttato a fare le pulizie della stanza. Ho sistemato i nuovi libri e ho cambiato le lenzuola al letto. Sono andato fuori di casa per riparare la ruota bucata della bici in un negozio qui vicino e mi hanno chiesto troppo per i miei gusti. Devo investire su me stesso, questi giorni, apparentemente morti, possono essere di fondamentale importanza se sfruttati bene con un buon libro e con una sincera recita del sutra.


3 gennaio 2016
Mi sono svegliato tardi. Mi ha svegliato un sole limpido che penetrava dalla finestra. Ho avuto un leggero senso di colpa per aver dormito troppo, ho fatto una buona colazione e ho recitato un’ora il sutra del loto.
 Sono uscito di casa per una corsa. Domenica ci sono parecchi sportivi che fanno jogging. Ho letto un libro per tutto il pomeriggio e mi ha fatto riflettere. E’ una storia che parla della consapevolezza. Diceva che noi uomini siamo animali abitudinari cioè ripetiamo le azioni, in funzione del nostro passato, nel presente. Ma se sviluppiamo una forte consapevolezza riusciamo a cambiare il presente per un futuro migliore. Non siamo un nastro registrato ma diventiamo il registratore di una nuova musica. Ho telefonato a due miei amici per gli auguri di un felice anno. A letto alle 23:00.


4 gennaio 2016
Sveglia alle 7:45. Non ho dormito per niente, fuori piove a dirotto e come programma, prima del lavoro, ho delle commissioni da fare: aggiustare la gomma della bicicletta ed andare a fare l’iscrizione all’ufficio disoccupati. Devo essere alle 10 al lavoro.  Alla RAV [RAV è la sigla dei Centri per l'impiego svizzeri, N.d.R.] trovo parecchia gente che non mi fa passare è che non mi capisce. Mi sono innervosito dando dei segni di arroganza.  Al lavoro tutto bene, ho fatto le pulizie della cucina. Ho parlato ad una mia collega della pratica del buddismo e della mia esperienza passata, domani le darò il libricino “felicità in questo mondo”.  Mi sono promesso che devo stare calmo, non devo cadere nel mondo della collera. Ho saltato la riunione di discussione. Il lavoro è finito troppo tardi. Prima di dormire ho letto un libro.

(Fine prima puntata...)