La redazione si sta preparando a celebrare numeri notevoli per la sua storia e, nella storia de l'urlo, Dabo gioca un ruolo fondamentale, perché è stato uno dei fondatori e perché scriveva in modo spettacolare! Così abbiamo deciso di iniziare a preparare il campo per i festeggiamenti ripubblicando questo suo articolo pubblicato nel giugno 2007, un articolo che racconta un giornale e un mondo da cui ci separano solo 17 anni, ma che sembrano molti, molti di più!
Dabo, purtroppo, è morto, e con questo articolo (e altri che pubblicheremo in futuro) desideriamo tener viva la sua memoria.
LA REDAZIONE DE L'URLO
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Vi racconto di una fotocopiatrice che, assieme ad A., rendevamo incapace di intendere e volere per l’uso e abuso che ne facevamo: overdose di carta, inchiostro e toner. Racconto la tipografia Arcobaleno, l’urlo dai fogli colorati, ma più colorito e caloroso è il ricordo delle tette di G. Ricordi di distribuzione porta a porta, letture de l’urlo in curva Andrea Costa fra i kappottati; carciofi, birre, puttanaio di puttanate, le mie, le nostre di quel tempo. Tempi di AMORE (3° parola che…) di DOLORE, di LETTERE (4° e 5° parola che…) da scrivere e aspettare anche quando arrivavano in ritardo. Ciao l’urlo l’io narrante che sta scrivendo ora come allora ha per squadra del CUORE (6° parola che combatte le cicogne) il Bologna, allenato in campo e nelle teste da Renzo Ulivieri, un personaggio. Scrivevo allora di una maglia numero 14 sulle spalle di Davide Olivares che, a fine carriera, si trova a tirare “calci a cocaina e cos’altro chissà”.
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