Reverse è un nuovo redattore che ci segue a distanza e che ci ha proposto questo pezzo, che ha scritto come se fosse la premessa di
un libro che potrebbe portare a termine in un prossimo futuro. Il fatto
è che, quando l'abbiamo letto in redazione, ci è sembrato qualcosa che
valesse la pena di pubblicare subito! Per questo abbiamo valutato di
dare a questo pezzo il giusto spazio nel blog in attesa di poterlo
pubblicare anche sul nostro giornale e, soprattutto, in atetsa di poter
di leggere il resto del libro. Reverse, mettiti al lavoro che siamo curiosi di leggere anche tutto il resto! E grazie di questo pezzo, intanto.
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
Cioè anche i romani credevano in lei e la veneravano e poi, ripeto, quelli la sapevano lunga! Le lascerò la porta aperta. Per lo stesso motivo punto un euro al Superenalotto ogni martedì e per lo stesso motivo uso un profumo per le parti basse ogni volta che esco a bere, chissà se anche i romani... Non credo che seguirò un filo logico, un ordine, e questo per rimanere fedele a ciò che sono: io sono disordinato. Di questo son sicuro, non seguo né un ordine né gli ordini, le regole sono per me una sorta di calamita che mi lancia lontano: per quanto cerchi di avvicinarmi sono respinto, è un fatto fisico. A me non piacciono le premesse, le note dell’autore o le prefazioni del cazzo. È per questo che in cima al capitolo non ne ho messe, perché io le salto, però ci tengo a esser chiaro, ed è per questo che faccio ancora un paio di premesse, anzi no, ne faccio una sola: Odio i filosofi del tipo 'no ma sai non è così', 'io lo so', 'so tutto io!’, ‘la mia esperienza', 'ti dirò come si fa o com'è che funziona'.
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