In redazione ci sono molti appassionati cinefili che hanno conoscenze
e competenze da vendere sul cinema. Così abbiamo deciso di aprire
questa nuova rubrica che potrà contenere di tutto sul cinema,
recensioni, suggerimenti, riflessioni, stroncature. Tutto.
Apre le danze una bella recensione di Dumbo. Che ha preso a pretesto un film di recente pubblicazione per fare una serie di rilfessioni personali molto interessanti. Attenzione! Il testo contiene degli spoiler!
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Durante una cena in un ristorante, uno dei quattro partecipanti accenna alla teoria di uno psichiatra, tal Finn Skarderud, che probabilmente in da quelle parti sono un nome e un cognome, che afferma come l'essere umano ha un deficit alcolico pari al 5% che lo rende meno brillante e attivo nelle relazioni umane e psico-fisiche. In poche parole con un assunzione (nemmeno troppo modesta) di alcool le prestazioni individuali migliorerebbero notevolmente. Nel clima di baldoria generale i quattro si dimostrano interessati a questa teoria e decidono tutti quanti di fare una sperimentazione pratica. Stabiliscono la quantità di alcool da ingerire durante la giornata a partire dalle prime ore del mattino, anche in orario lavorativo a scuola, ed iniziano quello che loro chiamano esperimento scientifico. Sorprendentemente nelle prime settimane la prova dà esiti positivi in quanto tutti e quattro passano da una vita noiosa, fatta di un lavoro routinario a scuola e da rapporti familiari un po’ frusti e logori, ad un ritrovato interesse nelle materie da loro insegnate e nel rapporto in casa. In pratica si accorgono di diventare persone totalmente diverse, in meglio, grazie a qualche semplice cicchetto durante la giornata. Al riguardo devo fare una considerazione personale sull'argomento, effettivamente devo ammettere che in condizioni di euforia da alcool mi capita spesso di sentirmi più sciolto, disinibito e brillante, per cui mi sono ritrovato nel racconto del film e nelle avventure dei protagonisti.
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