Durante
una redazione del nostro giornale convenivamo sul fatto che sarebbe
stato bello, ogni tanto, fare un numero del nostro giornale solo con dei
"sussurri" delicati!Non vogliamo venir meno allo spirito battagliero del
nostro nome, l'urlo!, ma alle volte qualche carezza e qualche
parola delicata fa anche piacere. Insomma desideravamo avviare qualcosa
che fosse decisamente di segno positivo. In attesa di preparare un
numero del giornale abbiamo
deciso subito di aprire una rubrica del nostro blog ispirata a
quell'idea!
Questo "sussurro" ci è stato proposto da Buffalo Bill.
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
Un portatore d'acqua, in India, aveva due grandi vasi,
ciascuno sospeso alle estremità di un palo che portava sulle spalle.
Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l'altro vaso era
perfetto. Alla fine della lunga camminata che l'uomo faceva dal ruscello verso
casa, il vaso integro arrivava colmo di tutta l'acqua raccolta, mentre quello
crepato ne conteneva meno. Questo andò avanti per anni. Naturalmente,
il vaso perfetto era ideale per il compito per cui era stato costruito e
orgoglioso dei propri risultati; viceversa, il povero vaso crepato si
vergognava del proprio difetto, e si sentiva un miserabile fallito perché era
in grado di compiere solo parte del suo compito, così un giorno decise di
parlare al portatore d'acqua dicendogli:
“Mi vergogno di me stesso e voglio
scusarmi con te. sono stato in grado di fornire solo la metà del mio carico,
perché a causa di questa crepa nel mio fianco tutta l'acqua se ne esce durante
tutta la strada fino a casa tua. A causa dei miei difetti, non ottieni pieno
valore dai tuoi sforzi”.
Il portatore d'acqua disse allora al vaso: “Hai notato che c’erano
dei fiori solo dalla tua parte del sentiero? Ho sempre saputo del tuo difetto, e così ho piantato semi di fiori lungo
il sentiero, dal tuo lato, e, ogni giorno, mentre tornavamo tu li annaffiavi. Per
anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la mia tavola e, senza
il tuo essere semplicemente come sei, non ci sarebbero quelle bellezze ad
abbellire la mia casa”.
La morale della storia: ognuno di noi ha dei propri difetti
unici, quindi siamo tutti dei vasi rotti. Ma sono le crepe e i difetti che
rendono interessante e gratificante la nostra vita. Le persone vanno prese per
quello che sono, e in loro bisogna cercare sempre il bene.
Beati i flessibili.
Ricordati di apprezzare tutte le diverse persone della tua
vita.