venerdì 28 agosto 2020

TORNARE A PIACERSI - 1° parte

Buffalo Bill è entrato da poco in redazione ma ci sta offrendo una serie di articoli molto interessanti che toccano temi significativi, soprattutto per chi si confronta con una dipendenza.
Questo, ad esempio, a parere della redazione tocca una questione fondamentale.
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Porsi dei nuovi obiettivi, cercare il meglio della vita nelle piccole cose che, naturalmente, ti succedono col passare del tempo, questa nuova dimensione inizia a piacermi! Da un po' di tempo a questa parte ho iniziato ad allenarmi seriamente e i risultati sono strabilianti, davvero! È incredibile quanto poco sia stato necessario per tornare ad essere quello che davvero avrei voluto vedere allo specchio. La differenza rispetto a prima è lampante, pancia sgonfia, addominali che, timidamente, fanno capolino, petto non più floscio, fiato da vendere, gambe che girano come quando giocavo a calcio. Parlo puramente di aspetti fisici, ma nulla è possibile senza prima mettere in sintonia la propria mente con il resto del corpo. L’aspetto mentale è fondamentale. Bisogna prima di tutto visualizzare il problema, conoscerlo, capire che esiste e che non si risolve rimandando o scappando.

lunedì 24 agosto 2020

E' USCITO IL NUOVO NUMERO DE L'URLO!

  


Siamo molto lieti di annunciare che è uscito il nuovo numero de l'urlo!
Si tratta di un numero speciale per molte ragioni, la prima perché è stato curato per intero da una sola persona, la seconda perché è interamente dedicato ai problemi legati alla pandemia da Covid-19, la terza perché è stato portato avanti in condizioni veramente complicate, visto che buona parte degli articoli e delle foto sono state fatte durante il lockdown!
Come sempre, per scaricarlo, è sufficiente cliccare sul link della colonna di destra del blog sotto il titolo "Archivio de l'urlo".
Buona lettura!
 
LA REDAZIONE

giovedì 20 agosto 2020

E SIAMO A 400!!!

Quello che state leggendo, per la precisione, è il post numero 401!
E' inutile dire che, dal 2013 di strada ne abbiamo fatto un bel po', e quanta ancora ne vogliamo fare!!!

 LA REDAZIONE DE L'URLO

 

mercoledì 19 agosto 2020

SI VIENE (E SI VA VIA) DA SOLI

Questo racconto de l'inviatoinmotociclo non ha bisogno di alcun commento.
Ci sono momenti in cui, nella propria vita, è giusto fare i conti con gli aspetti più intimi e delicati della propria esistenza e, talvolta, è giusto farli emergere e scriverci sopra, certe volte questo può aiutare un pochino ad elaborare il dolore ad essi legato, che talvolta è così forte da risultare insopportabile.
La redazione de l'urlo ci tiene a ringraziare l'inviatoinmotociclo per aver condiviso con noi questo suo scritto e gli invia un grandissimo abbraccio affettuoso.

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Erano passate le 02.30 da poco. Nel letto grande babbo allunga una mano verso L. e lei accende la luce con la peretta e chiama:" V.!, V.! cosa c'è?". Intanto si alza e comincia il giro del letto chiamando sempre "V.!, V.!" Ma quel giro per andare dalla parte di V. sembrava non finire mai, me lo diceva sempre quando tornavamo a parlarne.... Poi chiama il vicino di sotto che si infila due calzoni con le bretelle e, col motorino, parte di corsa a chiamare il dottore in paese che, a sua volta, si sveglia, si veste e viene qui a casa, allora non c'era il telefono. Solo oggi mi chiedo perchè il dottore non abbia chiamato l'ambulanza da casa sua. Quando è arrivato ha fatto al babbo una puntura, ma mia madre mi ha detto che in quei momenti lo ha sentito buttare fuori l'ultima aria.
Ma allora l'infarto non lo aveva stroncato subito infatti, se sommo tutti i tempi, è rimasto vivo parecchio prima di non svegliarsi piu. In tutto questo il bambino dormiva e non ha sentito nulla. Veniva passato di spalla in spalla, vide il padre gia vestito, con i piedi legati, steso sul letto e L. che urlava il suo dolore. Poi una vicina che abitava nella stessa via portò  il bambino a casa di un suo collega, la fabbrica che aveva costruito non si fermò un solo minuto, bisognava continuare a produrre lo zucchero perché di quello si viveva un po' tutti. Per quello che il bambino ricorda, da quel giorno, per lui non c'è stata piu felicità. Era solo nel cortile a fare i giochi ma non chiedeva piu che ora era, non c'era piu nessuno da aspettare.
Quel bambino ero io.
Purtroppo credo che sia proprio vero, veniamo al mondo soli, ci illudiamo di vivere con altri ma poi muoriamo di nuovo soli.

lunedì 17 agosto 2020

L'URLO RICOMINCIA

 Da giovedì prossimo, 17 agosto, la redazione de l'urlo ricomincerà i suoi lavori!

 

venerdì 7 agosto 2020

CHE PREMIO C'E' PER CHI LOTTA E NON CE LA FA? ultima puntata

MICO un po' di tempo fa propose un tema molto interssante: "fanno presto le persone a dire 'sei debole' ma vorrei vederle alzarsi tutte le mattine e scontrarsi coi propri demoni interiori". Un tema delicato perché rovescia completamente la concezione di chi riteniamo "forte" e chi "fragile".
Fattostà che LDV ci ha inviato un articolo che ha trovato on line che riprende questo tema e lo sviluppa in modo magnifico. Chi arriverà a leggere fino alla fine di questo articolo potrà capire in modo cristallino perché esiste il nostro giornale!

LA REDAZIONE
 
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Nadia è venuta con 49 foglietti scritti a mano, nero su bianco. Foglietti che aveva scritto più e più volte. Foglietti che aveva consegnato alla polizia, alla cassiera del supermercato e al fruttivendolo. Foglietti che nessuno si era preoccupato di leggere. La terza volta che Nadia è venuta a trovarci mi ha interrogata. Mi ha fatto alcune domande proprio su quei foglietti, stupendosi delle risposte: “In tutta la mia vita, nessuno si era mai fermato ad ascoltarmi” Ancora oggi non riesco a non pensare a quel sorriso e a quel momento di vicinanza come a un dono, tra i più rari, tra i più preziosi della mia vita.
Nadia bussa quasi ogni giorno alla nostra porta, perché pur non avendo bisogno del nostro supporto giuridico, è consapevole che prima d’essere avvocati siamo persone.
Storie come quella di Nadia, mi fanno essere orgogliosa di aver scelto di far parte di Avvocato di strada.

mercoledì 5 agosto 2020

CHE PREMIO C'E' PER CHI LOTTA E NON CE LA FA? 2° puntata

MICO un po' di tempo fa propose un tema molto interssante: "fanno presto le persone a dire 'sei debole' ma vorrei vederle alzarsi tutte le mattine e scontrarsi coi propri demoni interiori". Un tema delicato perché rovescia completamente la concezione di chi riteniamo "forte" e chi "fragile".
Fattostà che LDV ci ha inviato un articolo che ha trovato on line che riprende questo tema e lo sviluppa in modo magnifico. Chi arriverà a leggere fino alla fine di questo articolo potrà capire in modo cristallino perché esiste il nostro giornale!

LA REDAZIONE
 
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L'avvocato di strada fornisce consulenza legale gratuita alle persone senza dimora. Molti di noi sono avvocati, tanti altri sono studenti, assistenti sociali o educatori. Il nostro compito è quello di supportare i diritti delle persone senza dimora, per ricondurle alla vita normale. Prima di essere avvocati, però, siamo persone. Persone che non possono e non riescono a limitarsi alla scrittura tecnica di una memoria o di un atto per chi è senzatetto, per poi trascorrere il resto della vita nell’indifferenza, nella rassegnazione. Spesso siamo chiamati ad andare oltre, oltre i consigli tecnici e giuridici. In alcuni momenti della vita di Nadia il buio ha preso il sopravvento e qualcosa si è rotto. Ed è con il cuore spezzato, la voce rotta, la paura nei confronti dell’altro da sé che è venuta da noi.

domenica 2 agosto 2020

DUEAGOSTOMILLENOVECENTOTTANTA


CHE PREMIO C'E' PER CHI LOTTA E NON CE LA FA? 1° puntata



MICO un po' di tempo fa propose un tema molto interssante: "fanno presto le persone a dire 'sei debole' ma vorrei vederle alzarsi tutte le mattine e scontrarsi coi propri demoni interiori". Un tema delicato perché rovescia completamente la concezione di chi riteniamo "forte" e chi "fragile".
Fattostà che LDV ci ha inviato un articolo che ha trovato on line che riprende questo tema e lo sviluppa in modo magnifico. Chi arriverà a leggere fino alla fine di questo articolo potrà capire in modo cristallino perché esiste il nostro giornale!

LA REDAZIONE
 
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Era venerdì, avevo organizzato tutto: due ore di volontariato presso lo sportello di Genova e poi via, in stazione, a prendere il treno per tornare a casa in Abruzzo. Ricordo bene quel giorno, perché a bussare alla nostra porta nella Chiesetta di San Benedetto al Porto c’era Nadia, una donna di 74 anni, bassina e magrolina. Le rughe percorrevano il suo volto stanco, gli occhiali spessi l’aiutavano a guardare un mondo che non si è mai fermato per guardare lei. È arrivata urlando, si è accomodata sulla sedia e ha cominciato a raccontare la sua vita, le sue lotte, i suoi fallimenti. “Cosa cerchi?” - le chiedo - “la libertà”, risponde lei. Nadia non è una persona senza dimora: ha una casa, uno psichiatra che la segue e un amministratore di sostegno che la supporta. In quel momento non aveva bisogno di un legale, chiedeva soltanto di essere ascoltata.