mercoledì 10 luglio 2019

ORTO A SOTTOSOPRA! (terza e ultima parte)

Pubblichiamo questo articolo di Soffione che annuncia una novità bellissima!!!

LA REDAZIONE DE L'URLO


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Ci sono altre cose che rendono la coltivazione di un orto speciale, la fatica che fai nel vangare, nello zappare, nell’innaffiare e poi nel raccoglierne i frutti, la fai per te e anche per altre persone che gusteranno ortaggi con un sapore, secondo me, spesso migliore di quelli che si acquistano in negozio o al supermercato, sicuramente senza aggiunta di chimica e a chilometri zero.
Poi ci sono i cambiamenti indotti dal coltivare un orto, bisogna rispettare i tempi della natura, non si può “voler tutto e subito”, non si può pensare a un guadagno economico vendendone i frutti, però puoi darli a chi è in un momento di crisi, ad esempio non lavora, o durante il recente terremoto, portare insalate e radicchi ad una cena comunitaria in una piccola frazione, dove il sisma aveva “picchiato forte”.
Coltivare l’orto godendone i frutti, produrre cibo sano per poi mangiarlo, trascorrere del tempo insieme facendo attività all’aperto, sono già stimolare benessere.
Infine c’è quello che ha detto Mx. Nt. quando glielo abbiamo proposto: è bello lavorare insieme, con persone con cui stai bene e con un obbiettivo comune, ti aiuta a pensare ad altro, che non sia la tua dipendenza.
Seminiamo piacevolezza e benessere nella comunità in cui viviamo.

Soffione

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