lunedì 16 ottobre 2017

NATO IL 15 MARZO racconto autobiografico a episodi - parte 1

Abbiamo deciso di pubblicare questo bel racconto dell'inviatoinmotociclo che stava nel nostro cassetto da un po'.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Sono le 06.30 del mattino, ora in cui sono nato; ed eccomi qui oggi, più puntuale che mai! I motivi sono diversi, sono tanti, è un periodo particolare della mia vita, ma quando mai? Quando mai, mi chiedo, la mia vita non ha avuto un giorno che val la pena di raccontare? Si, potrei fare un paio di conti, la prima domanda è: Quanti giorni sono stato felice? E quanti il contrario? Non nascondo che è un lavoro un po' incasinato, per capirci qualcosa devi andare indietro, indietro e, ancora indietro fino a ritrovare quel bambino che non se ne stava zitto un minuto mentre la madre gli insegnava a leggere la vecchia sveglia, sai quelle di una volta! Altro che i bip-bip di un cellulare quella ti svegliava tutto il palazzo! Erano come le campane la domenica già, la domenica! La mamma faceva i tortellini, e il babbo andava a caccia e, quando portava a casa la lepre, allora si che era Domenica con la "D" maiuscola, eccoli li i miei giorni felici. Il rumore della Lambretta di mio padre, coperto solo dal suo fischiare, mio padre lo riconoscevi proprio dal suo cantare fischiando alla vita! Erano veramente i miei giorni felici, quando venivi svegliato ed ogni giorno era un giorno nuovo, quante cose da scoprire! A volte mia mamma mi portava allo zuccherificio dove lavorava mio padre, gli faceva il gnocco fritto, un pistone di vino e via con la bicicletta stracarica, io compreso. Altre volte mio padre mi portava a pescare o addirittura a caccia con lui e il suo cane, un Pointer di nome Roll, un cane magnifico di cui conservo una foto in bianco e nero. Si che quelli erano i miei giorni felici ora ne sono certo. Come quella notte, era il 20 luglio del 1969, il babbo mi sveglia e la casa era piena di gente davanti al grande televisore mentre Neil Armstrong stava per mettere il primo piede sulla Luna io c’ero. Ero lì con la mia famiglia, i vicini e potrei farci un documentario su quella notte, o forse una bella sceneggiatura chissà... [continua]

Fine prima parte

1 commento:

  1. Bellissimo racconto inviatoinmotociclo, mi sembra di poter vedere le scene che racconti ed hai un modo di raccontarle molto coinvolgente e bello.
    Complimenti!

    A.F.

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