Buffalo Bill
non ci scriveva da un po', nulla di grave, anzi, tutta colpa del lavoro
che lo stava assorbendo un bel po', tuttavia qualche tempo fa ha deciso
di prendere di nuovo la tastiera fra le mani per scrivere questo
bell'articolo che siamo molto contenti di condividere con chi ci legge.
LA REDAZIONE DE L'URLO
La cosa che mi ha colpito di
più è stato osservare i tanti punti di rottura che si sono susseguiti nel
tempo. Come piccole crepe in un vaso quei punti hanno lavorato a lungo dentro
di me, fino a creare uno squarcio profondo. Fino ad arrivare al punto che non c’è
più stato modo di rimettere assieme i cocci.
Inutile dire che quello è
stato il momento di maggior sofferenza e dolore. Ma con il senno di poi
riconosco che è stato anche quello di maggior valore. Senza quella rottura non
avrei messo in discussione tutto e recuperato la parte più nascosta di me che
stava asfissiando sotto i mille cuscini e coperte di bugie e finte comodità
fatte da una vita senza emozioni e piena di bugie e sostanza. Quella parte nascosta
era, ed è, la mia parte più autentica. La parte creativa, quella connessa alla
mia intuizione, alla natura, all’esplorazione del nuovo, ad una socialità
pulsante e viva che attivi la mente anziché spegnerla.
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