domenica 29 novembre 2020

DIARIO DA ZURIGO (96° puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una rubrica che ci accompagna periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da CAFA, un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo e che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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16 Agosto 2020
Scrivo in memoria di mio padre mancato in questa data nel 1993. Seduto in questa camera ho appena finito di invocare la legge meravigliosa, pregando ho la convinzione di allineare il mio cuore con le persone a me più care, condividendo con loro i miei più sinceri intenti e progressi nel migliorare la mia vita, e in parte anche il mondo intero. A volte bisogna lasciarsci andare completamente, come in un salto nel vuoto, per accedere a questa dimensione e percepire un boato di pace che, credetemi, ti appaga di tutti gli sforzi fatti nella quotidianità. La risposta alla domanda che cos'è l'universo, che cos'è l'uomo e il suo ambiente, hanno tutte la stessa risposta: "Sono cose che non si possono comprendere con la mente, è lo strumento sbagliato, è come cercare di misurare la distanza tra due porte di un campo da calcio con una bilancia! E' impossibile!".
Così continuo il mio percorso spirtuale, sempre più convinto che la vera ricchezza di una persona è la fede, e tornando al discorso di mio padre, davanti al Gohonzon mi ha sussurato una cosa: "Carlo non ci sono strade spianate davanti a te ma solo ostacoli che ti fanno capire chi sei, è solo nel percepire la tua vera natura che troverai la strada giusta per te".
Immensa gratitudine.
 

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