sabato 31 ottobre 2020

SE CI SONO RIUSCITO IO, PUOI FARCELA ANCHE TU (1° puntata)

Questo articolo di DIDI è bene leggerlo con attenzione perché è molto più di un semplice racconto autobiografico, si tratta di un'efficacissima descrizione di tutte le difficoltà che vive una persona affetta da una dipendenza, raccontate in modo asciutto e onesto. In redazione abbiamo usato questo articolo per aprire un'ampia discussione e siamo certi che, chi lo leggerà, avrà molti motivi e spunti per riflettere. Come al solito, se voleste condividere le vostre riflessioni con noi, nella colonna di destra trovate tutte le indicazioni per contattarci! Buona lettura.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Ciò che leggerai forse lo considererai impossibile ma ti posso garantire che è tutto vero.
A quindici anni è iniziato il mio utilizzo di droghe, si, prima era capitato che una sera mi ubriacassi a otto anni con i liquori dei miei genitori, poi a quattordici anni ancora alcool nei sabati dopo la settimana di scuola ma la prima canna fu a quindici anni. Da quel giorno, fino ai ventitré anni, ho poi praticamente utilizzato ogni droga che incontravo nel mio cammino, prima i trip, o LSD, e l’exstasy, poi la cocaina, a diciassette anni feci la prima riga di eroina, poi arrivarono anche le micropunte che sono sempre LSD ma molto più potenti, nelle mie memorie ho anche il Khat, erba da masticare che ti toglie fatica e dolori, insomma non mi sono fatto mancare nulla, senza considerare i litri di alcool assunti continuativamente.

 

mercoledì 28 ottobre 2020

MRS. WHITE (ultima puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill è molto bello perché riassume bene un importante lavoro sulla cocaina che sta facendo la redazione de l'urlo, e perché offre tantissimi spunti e suggestioni sulle quali riflettere... Appena lo abbiamo letto in redazione abbiamo deciso che valesse la pena di pubblicarlo subito.
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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(continua) E per quanto riguarda lo scherzetto, come lo chiami tu, delle urine, devo ammettere che lì sei stata brava, stavi quasi per riuscire a farmi a cadere: si, è vero, ho pensato anche che cazzo allora, magari, lo avrei fatto davvero, ma sono stato più forte di te anche in questo caso: ho riflettuto, ho capito che eri tu travestita da difficoltà. Riuscirò a riconoscerti in qualsiasi forma che tu vorrai assumere per tentarmi e, dopo aver passato una giornata a tormentarmi e a combatterti, oggi ho reagito mettendo in atto tutte i mezzi a mia disposizione che come vedi funzionano benissimo. Quindi ADDIO MRS WHITE e non farti più vedere.

 

lunedì 26 ottobre 2020

MRS. WHITE (4° puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill è molto bello perché riassume bene un importante lavoro sulla cocaina che sta facendo la redazione de l'urlo, e perché offre tantissimi spunti e suggestioni sulle quali riflettere... Appena lo abbiamo letto in redazione abbiamo deciso che valesse la pena di pubblicarlo subito.
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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(continua) Ma soprattutto, adesso sono certo di non volere più vivere il dopo. So come ci si sente, quando, dopo essere arrivata, all’improvviso finisci e vai via: si sta male, perché tu non basti mai, perché si crea come una bolla (tema tanto attuale in quest’epoca di virus) nella quale ci si nasconde, ma che non può durare per sempre, come quelle di sapone che prima o poi esplodono, e quando succede si ritorna alla dura realtà. Quindi, cara mia, si, è vero, sono stato un tossico e lo sarò per sempre, per la mia propensione a voler vivere tutto al limite, per la mia difficoltà nel fermarmi quando sarebbe giusto farlo, per il mio interesse nello scoprire cose nuove, per l’amore dei miei figli, per il sorriso di mia moglie, se è questo quello che intendi, allora si sarò tossico di belle cose per tutta la vita! (continua)

giovedì 22 ottobre 2020

MRS. WHITE (3° puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill è molto bello perché riassume bene un importante lavoro sulla cocaina che sta facendo la redazione de l'urlo, e perché offre tantissimi spunti e suggestioni sulle quali riflettere... Appena lo abbiamo letto in redazione abbiamo deciso che valesse la pena di pubblicarlo subito.
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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MW: Ah, però! Mi sembri convinto! ma resta il fatto che, una volta, tu stesso hai pronunciato questa frase: “Un tossico resta tale per sempre!”. Ed io, lo sai, ormai ho altri mezzi per arrivare a tentarti di nuovo. Ormai so che non è più la bella vita che ti interessa, ora so quali corde devo andare a toccare perché tu ti ricordi di me. Ad esempio: hai visto che bello scherzetto ti ho organizzato con le analisi delle urine? non mi dirai che non hai pensato almeno per un secondo: “cazzo a saperlo mi facevo davvero!!!!”.

BB: Ho imparato a combatterti, so quali sono le vie che scegli per entrare nella mia testa, mi conosci bene, del resto abbiamo passato assieme venti anni e, come si dice, per dimenticare una storia d’amore ci vuole almeno che si stia distanti per lo stesso tempo passato assieme. Ma oggi, a differenza di allora, ho messo in atto una serie di rimedi attivi che ti tengono lontana e, più lontana sei, meno potrai entrare nella mia testa. In più oggi so quanto ho da perdere, perché tu allontani tutto il bello e io, oggi, forse a differenza di un tempo e, forse proprio perché mi sono allontanato da te, so quanto sia bello vivere, godere del sorriso dei miei figli, vedere mia moglie soddisfatta del mio percorso, essere sempre presente con la testa e con lo spirito... (continua)

lunedì 19 ottobre 2020

MRS. WHITE (2° puntata)

Questo articolo di Buffalo Bill è molto bello perché riassume bene un importante lavoro sulla cocaina che sta facendo la redazione de l'urlo, e perché offre tantissimi spunti e suggestioni sulle quali riflettere... Appena lo abbiamo letto in redazione abbiamo deciso che valesse la pena di pubblicarlo subito.
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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BB: Ah! Adesso ho capito chi sei, ma ho capito anche tante altre cose nel frattempo. Vediamo… da dove vogliamo iniziare? Dal tempo passato assieme? Bene, oggi posso dirti che quel tempo lo considero, perso, inutilizzato, drogato, appunto, da una sostanza che non fa altro che spegnerti il cervello e ti impedisce di essere te stesso e ti rende schiavo di un tempo falso, che non esiste. Le cose che mi hai fatto provare sarei ipocrita se dicessi che non sono significative, ma oggi, con la mente lucida, senza il tuo condizionamento, so che erano colme di un significato effimero, finto, che non rispecchia la vita reale ma che, al contrario, cerca di allontanarti da essa, per farti entrare in una spirale di piacere condizionato dalla costante presenza della droga. Perché basta svegliarsi un attimo per capire che quella spirale, per quanto piacevole, può portarti solo all’autodistruzione, alla morte, che se non è quella fisica e terrena, perché magari in un modo o nell’altro riesci a scamparla, diventerà morte dell’anima, che azzera le emozioni e i sentimenti e ti svuota di ogni idea, curiosità, immaginazione e bellezza. Sentirsi “il re del mondo” dici? Ma di quale mondo? Di quello fatto di cocaina e di persone che ti stanno attorno solo per quello? Gente che quando finisci i soldi o la droga ti dimentica in un secondo? Persone che non sanno da dove vieni, perché sei arrivato lì e, dopotutto, non gli importa nemmeno saperlo? Le promesse di bella vita fatte dalla coca sono quelle che ci danno in pasto le serie tv e i film, ma non fermiamoci a guardare la parte più splendente di quelle storie, consideriamo invece il finale, sempre uguale: morte e solitudine. Potrei continuare a rispondere alle tue domande colpo su colpo, dandoti sempre la dimostrazione che ormai su di me non hai più presa, i tuoi argomenti sono finiti.