sabato 17 marzo 2018

TUTTO QUELLO CHE NON AVRESTE MAI SUPPOSTO SULL’ERBORISTERIA (parte 2)

Un nostro redattore ha ci ha proposto un articolo divertente ed ironico sulle vicende surreali che ha vissuto durante la sua attività di erborista, ve lo proponiamo a puntate.
Questo articolo è uscito anche sul numero di agosto-settembre 2017 di Borgorotondo.
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Il giorno dell’apertura della “Rucola” non furono pochi a regalarmi sorrisi e pacche sulle spalle dicendomi “Mi ve­drai spesso qui da te”, e infatti in trent’anni non vidi mai, una sola volta, uno di questi tristi ed ipocriti loschi figuri. Incontratone uno in strada gli ricordai, tra il serio e il fa­ceto, quel che mi aveva detto e lui rispose: “Verrò quando starò male!”. Una balla gi­gantesca. Quando Starai male andrai dal medico e al pronto soccorso e poi, c’è bisogno di star male per acquistare saponette, shampoo, bagni doccia, creme per le mani, caramelle e quant’altro?! Per­sone incredibili. Negli anni Ottanta entrò un cliente giovane che mi chiese cosa servisse per estrarre gli olii essenziali... in casa (pura follia!), sì da risparmiare sugli stessi, in erboristeria. A par­te il fatto che siamo già nel campo delle tecniche erbo­ristiche da laboratorio, che non mi competevano e non mi competeranno mai, gli dis­si che mi sarei informato, per un mio sottile gusto, e così feci. Solo di macchinari avrebbe dovuto spendere una cifra considerevole, poi, per fare quelle cose, bisognava essere soprattutto abilitati tramite lauree in tecniche farmaceuti­che. .. Non è che uno si sveglia un bel mattino dicendosi “Oggi che faccio? Ma sì, va là, apro un’erboristeria e metto su un laboratorio chimico e domani si vedrà! Non è così che funziona.  

fine seconda parte 

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