Un nostro redattore ha ci ha proposto un articolo divertente ed ironico sulle vicende surreali che ha vissuto durante la sua attività di erborista, ve lo proponiamo a puntate.
Questo articolo è uscito anche sul numero di agosto-settembre 2017 di Borgorotondo.
Buona lettura!
LA REDAZIONE DE L'URLO
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Mi diplomai in erboristeria presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Urbino nel 1976 e nel 1981 aprii quella che fu la prima erboristeria di Persiceto, ovvero “La Rucola” sita in piazza Cavour 6. Ho chiuso l’attività nel 2011, ovvero trent’anni in “prima linea” perché tengo a dire che essere erborista è un conto, essere commerciante in erboristeria e tutta un’altra cosa, direi diametralmente opposta... e non esagero! In quei trent’anni ho trascritto, quando di volta in volta mi capitavano, le più belle “castronerie” erboristiche da parte di un pubblico che soprattutto nel decennio degli anni Ottanta vedeva l’erboristeria come uno strano luogo in cui si praticavano, forse, ancestrali riti pagani in un misto di stregoneria, magia ed alchimia di cui il grosso pubblico, a differenza di oggi, diffidava e non poco. Mi veniva spesso detto “Con quello che costa la roba in erboristeria voi erboristi sarete ricchi sfondati...”.
Primo, è assolutamente da sfatare la “bufala” che tutto in erboristeria costi molto, è più che altro vero che se non crediamo abbastanza a una determinata cosa, saremo disposti a spendere per ottenerla molto poco, possibilmente niente. Punto secondo, dal momento che i più pensavano questa fanfaluca e quindi si guardavano bene dall’entrare in negozio, mi volete spiegare come avrei potuto fare a diventare ricco sfondato? E infatti per tutto il decennio son stato in un passivo disarmante!
fine prima parte
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