Col post di mercoledì
6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà
periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un
redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue
esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
LA REDAZIONE DE L'URLO
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11 Giugno 2017
Sole. Nella
mia quotidianità sono comparse da tempo parole strane come "shakubuku". Questo
termine significa: "ti rivelo una cosa vera", più precisamente "ti parlo del
potenziale che hai nel profondo del tuo essere che ti può aiutare a vivere più
felice". Molte persone non sanno di questo potenziale che viene stimolato e
svegliato con un canto invocando questa frase Nam Myo Ho Renge Kyo. Palare ad
un tuo amico o conoscente di questa cosa porta grandi benefici diciamo che è la
via più diretta per cambiare il proprio destino. Parlare a gli altri di
Buddismo non significa di avere capito tutto anzi il dialogo deve basarsi su
una relazione che prende due aspetti. Il primo è la compassione di vedere la
persona interessata felice, la seconda è la più totale convinzione che la
strategia di cui si sta parlando funziona.
Fare
shakubuku non consiste nel trovare parole speciali per chiarire cos'è il
Buddismo ma è piuttosto lo sforzo che si fa per parlare di cose un po' strane,
dette spirituali e questo richiede coraggio. Parlare ad altri di come si
sveglia questa parte della nostra vita significa credere nella natura di Buddha
che è inerente a tutti gl' esseri viventi ed immancabilmente la nostra natura
di Buddha si sveglia. C' è un punto indispensabile da tenere in considerazione
prima di fare shakubuku cioè quello di credere profondamente che il Dna della
vita è Nam Myo ho renge kyo ed anche la nostra vita ha origine da Nam myo renge
kyo quindi parlare ad un amico della pratica non bisogna altro che parlare di sé
a gl' altri raccontando il cambiamento che è avvenuto nell' incontrare questa
fede proprio come sto facendo nel mio diario.
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