mercoledì 20 settembre 2017

SER.T. E REDENZIONE (IO E L'URLO) - terza parte

Qualche tempo fa abbiamo pubblicato un numero de l'urlo che raccontava cosa rappresentasse per ciascun redattore la redazione de l'urlo. Questo bellissimo articolo di Padre Felice arriva un po' in ritardo rispetto a quel numero del giornale, ma esprime e trasmette in modo molto efficace lo spirito della redazione.
Lo pubblichiamo molto volentieri e ringraziamo Padre Felice per averlo voluto condividere con noi!
Questa è la terza ed ultima parte di questo articolo.

LA REDAZIONE DE L'URLO

*  *  *

Lo proposi a E., incontrato per caso un giorno al Ser.T.: “Ho scritto una cosa abbastanza forte, potrebbe andar bene per l'Urlo... vorrei che mi dessi un parere” e gli porsi il notes. Lui, dopo averlo letto non senza difficoltà a causa della mia calligrafia mi disse: ”Si, molto bello, naturalmente dovrai chiedere il consenso per la pubblicazione alla tua compagna, visto che siete tu e lei i protagonisti. Poi ti chiederei una cortesia: potresti riscriverlo su di un foglio in stampatello?”

Fu così che (chi l'avrebbe mai pensato?) la mia storia finì sull'Urlo, io realizzai un sogno (io che scrivo per l'Urlo? Ma che c@&%o vai dicendo!?) e da allora ho potuto riversare i miei pensieri e le mie riflessioni su quel foglio, cercando e credendo che le mie parole potessero essere utili e possibilmente di conforto a chi le leggeva.

E ora, anche se ho capito che per un vero cambiamento oltre al pensiero e alla parola scritta, deve seguire un azione, un fatto che possa aiutare a perseguire quel pensiero e quella parola, ho comunque cominciato a considerare il vero tesoro di quest'esperienza: il rapporto con gli altri redattori, e so che parecchi di loro la pensano come me.
Con alcuni la conoscenza si è approfondita, diventando amicizia, ed è questo il sentimento che ci accompagna nelle lunghe notti di redazioni infinite, a scaldarci e dibattere delle nostre idee.

Padre Felice
 

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