lunedì 18 settembre 2017

LA 34° ORA

Presi il nome di "inviatoinmotociclo" anni fa, quando la crisi si poteva toccare con le mani; oggi come tutti quelli che superano i 50 anni, nel mio caso gli anni sono 54, è inevitabile che cominci a fare i conti con la mia vita, il mio vissuto. Personalmente la cosa che mi manca è essere padre, anche o forse per il fatto che, da qualche parte, potrei avere una figlia o un figlio. Cosi anni fa decisi di scrivere una lettera a mia figlia (voglio immaginarla così), una lettera che potrà leggere se e quando mi cercherà ed io forse non ci sarò più, era l'unico modo per non lasciarmi morire.
Dopo qualche anno tante cose sono arrivate, anche qualche piccolo sogno, ma ora è il momento di raccontare quell'istante, quei pensieri per l'uomo che non sono stato e per l'uomo che sono.
Come in un racconto della Tamaro, se non troverai tuo padre troverai i suoi pensieri per te.
Ti abbraccio forte, figlia mia, con il cuore, l'anima e la mente... non sempre aperta: il tuo Babbo.

L'INVIATOINMOTOCICLO

 *  *  *
 
Dopo non aver dormito
per 34 ore, sono distrutto, esausto,non vedo le lettere sulla tasitera.
la lotta è dura, non so se me la cavo;

la sensazione è quella di trovare
nuova forza, sono le difficoltà,
che mi aiutano a crescere,
a trovare idee nuove.

Sono le 3:15 del mattino del 26-7-2012

Proverò a dormire, ma ho paura, ho
esagerato?
Cerco di affidare la mia vita alle parole
di Joshua...
si ricomincia tutto di nuovo...
ma mi sento solo SIGNORE,
sono solo, e la mente vaga, e ti chiedo
un'altra possibilità, ho tante cose da dire,
ancora e poi ancora,
devo e vorrei fondare una compagnia
di piccolo teatro per spettatori da 2 a 90
anni.
Proverò a non buttare via altro tempo,
e proverò, tenterò di costruire, un mattone
dietro l'altro, passo dopo passo,
ancora e  ancora, zingaro della vita
testimone di un sorriso dal mio cuore
ad un altro cuore, con amore gratuito
e baciato come quando mia mamma mi
dava il bacino della buona notte;
che io aspettavo tutte le sere,
e se mai avrò un figlio, tutte le sere,
 tutte le mattine, lo amerò, lo cullerò,
e tutti i giorni gli dirò, "ti voglio bene"
e non ti lascerò mai solo per un minuto,
mai; ed il giorno che non mi troverai, tu mi
troverai nei tuoi pensieri o in un'azione
 d'amore, nella tenerezza del tuo sorriso.
Tuo babbo

inviatoinmotociclo 26-7-2012

P.S.
Che tu possa avere
il vento in poppa.
Che il sole ti illumini il viso.
Che il vento del
Destino ti porti in alto
a danzare
con le stelle

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