Col
post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che
ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un
diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a
Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute
in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
16 Agosto
2016
In questa data, ventitré anni fa, moriva mio
padre. Si è trattato di un momento cruciale della mia vita, nel bene e nel male.
Oggi ho metabolizzato quell'evento e ho dato un senso a tutto quello che è
successo, forse ci vorrebbe un altro diario per raccontare quelle cose, e forse
non sarebbe neanche tanto semplice raccontarle. Quello che posso fare è
fantasticare un po', ricordando ancora mio padre come fosse qui con me. Se si
potesse passare un giorno con un tuo caro oggi defunto, porterei mio padre per
mano e gli farei sentire il mio calore e lo vorrei fare felice. Quante volte ho
pensato che non ho mai detto a mio padre ti voglio bene, ecco questo a volte
non lo riesco a digerire, dite ai vostri cari quello che provate ora o potreste
non poterlo fare mai più!
18 Agosto 2016
Nuvoloso.
Giornata tutta in salita, non dormo bene e dal mattino noto una pesantezza fisica e mentale, ieri sera ho fatto un azione innovativa, ho pubblicato in memoria di mio padre la mia esperienza (solo il finale) su Facebook, ho ricevuto tanti commenti positivi e mi sembrava giusto far sapere a tutti che mi sto rifacendo una vita e che sto bene. Spero che queste parole abbiano incoraggiato più' persone possibili e possano essere come un faro nella notte buia.
Giornata tutta in salita, non dormo bene e dal mattino noto una pesantezza fisica e mentale, ieri sera ho fatto un azione innovativa, ho pubblicato in memoria di mio padre la mia esperienza (solo il finale) su Facebook, ho ricevuto tanti commenti positivi e mi sembrava giusto far sapere a tutti che mi sto rifacendo una vita e che sto bene. Spero che queste parole abbiano incoraggiato più' persone possibili e possano essere come un faro nella notte buia.
24 agosto
2015
Oggi in Italia è venuto il terremoto ricordando
a tutti il dramma di nove anni fa.
Pensare che da un giorno all'altro potrebbe
finire tutto, oppure che si potrebbe perdere una casa di proprietà mi fa
sentire impotente, io che penso ad accantonare 10euro, oppure che penso a
risolvere egoisticamente il mio problema senza guardare più lontano del mio
naso. È questo forse il mio limite, dovrei aprire la mia vita stando vicino a
persone che soffrono, capendo meglio come si fa ad ascoltare l'altra faccia
della medaglia.
È importante fermarsi e chiedersi che cosa sto
facendo in concreto per le persone che soffrono?
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