lunedì 9 gennaio 2017

I MIEI DIRITTI



Pubblichiamo questo articolo di un nostro redattore per una semplice ragione: ci sembra un buon modo di iniziare l'anno ricordando cos'è l'urlo e perché c'è da quasi 22 anni!!!
Buon 2017.

LA REDAZIONE DE L'URLO


* * *


Urlo ma non mi sento, perché?
Urlo a voce bassa, una voce soffocata, perché?
Non urlo affatto ma dovrei, in fondo quell’urlo è la mia affermazione, il mio punto di vista che per me è fondamentale, per me è giusto, eppure…
Non voglio impormi, ma solo essere assertivo, eppure…
Cos’è quella cosa che mi trattiene, che soffoca la mia voce?
È il mio passato, i miei errori passati che influenzano il mio presente. Ma quanto durerà ancora?
Quanto una persona deve pagare prima di poter dire la propria opinione sentendo che conta e che vale quanto quella di qualsiasi altra persona?
Cosa succede? Ho tante cose che vorrei dire vorrei dire: la mia opinione riguardo il lavoro, ad esempio, la politica, ad esempio, o le cose che riguardano la vita di tutti giorni.
Quante volte vedo, sento cose che non trovo giuste eppure mi giro dall’altra parte perché non mi sento in diritto, pur avendo il dovere di farle presenti.
Una cosa difficile da fare è confrontarsi con le persone che ci circondano. Spesso mi trovo a combattere con l’ignoranza, con persone presuntuose capaci solo di schiacciare gli altri, solo perché hanno una posizione sociale migliore rispetto alla mia.
Spesso ho trovato più gente valida per strada, gente che non ha niente e che il proprio niente lo riempie con sani principi. Il materiale con cui vengono fatti i soldi non vale nulla, è solo carta, eppure vale più della nostra vita. Le persone che hanno i soldi hanno mezzi e possibilità eppure spesso chi ha mezzi e possibilità è anche egoista.
Mi sono trovato a combattere per i miei diritti scontrandomi solo con l’ignoranza. Spesso mi trovo a dire mezze verità proprio per paura di queste persone ignoranti, che non ci penserebbero due volte ad usare ciò che sanno di te per farti male.
Gente così quale giudizio potrebbe di un tossicodipendente? Possibile che troveremo sempre e solo gente ignorante a cui non importa che tu lavori 12 ore al giorno, che sei preciso nel lavoro che fai, che sei volenteroso e non dai mai problemi sul lavoro? Alle volte penso che potresti essere il migliore ma loro ti farebbero comunque pesare la tua tossicodipendenza.  Sarai sempre quello sbagliato, che comunque sia non può permettersi di dire la propria opinione. Troverò qui lo spazio, e cioè nell’urlo, per farmi sentire?
 I miei diritti sono diritti, un qualcosa che mi è dovuto, ed io ho sudo per meritarmeli, non mi è stato regalato niente e non voglio che mi si regali niente. Non sono figlio di papà.
 Cosa chiedo? Solo quello che mi spetta. Questa è giustizia!!
Non si compra non si ottiene infierendo alle spalle della povera gente, posso avere sbagliato, sì, quindi ma questa è un’altra storia.

Sushi

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