Questo articolo di Buffalo Bill nasce da una serie di lunghe discussioni fatte in redazione sulla solitudine. Un tema estremamente delicato per chi soffre una dipendenza ma, chi leggerà l'articolo, potrà scoprirne anche lati inattesi. Le discussioni sono state talmente vivaci e stimolanti che, nei prossimi mesi, daranno vita ad un numero interamente dedicato a questo tema.
LA REDAZIONE DE L'URLO
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Ed è qui che inizia la fase due, quella che io ho definito come la “fase del fare”. Il sacro fuoco di cui sopra deve essere alimentato perché possa continuare a bruciare, e cosa c’è di meglio se non attivarsi per sconfiggere quell’apatia, quella routine, quella gestualità e quelle abitudini che fino a ieri ti hanno portato solo ad essere ciò che sei diventato e ciò da cui stai provando a scappare. Nel mio caso è stata la corsa a darmi la spinta decisiva, nel vostro potrà essere qualsiasi altra cosa. Dedicatevi a ciò che più vi piace, senza vergogna, senza pensare che state buttando via del tempo. Il tempo perso è quello trascorso in compagnia della sostanza, proprio nella speranza che esso si fermi, ma il tempo è inesorabile e va avanti con o senza di voi.
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