martedì 30 giugno 2020

TECNOLOGIA O TECNOCRAZIA? QUAL E' LA DIFFERENZA? parte3

Il nostro redattore Dumbo è uno di quelli che attraversano il mondo facendosi incuriosire da tutto e che non mancano, mai, di trarre degli insegnamenti dalle esperienze che fanno. Così anche un semplice pranzo in un ristorante un po' particolare può trasformarsi nell'occasione di riflettere sulla nostra società. Grazie Dumbo di questo bellissimo articolo!

LA REDAZIONE

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Nel frattempo il locale si è riempito e vedo tutti gli avventori che si destreggiano coi loro smartphone, e i camerieri che frullano come trottole portando ai tavoli i piatti ordinati. Ai tavoli, certo, ma a quelli degli altri e non al mio… Capisco che i camerieri non sono tali di fatto, ma semplici robot che consegnano portate e basta; non un commento, non una battuta, non un consiglio. Forse per avere queste cose occorre passare da sua maestà il tablet, chissà. Dopo circa 30 minuti senza che mi fosse arrivato nulla, chiedo un consiglio al tavolo di fianco, che è occupato da 2 ragazzi più maturi della media del locale (sui 30-32 anni, non pensate a dei matusalemme) e molto gentilmente, e senza deridermi, controllano il mio ordine e con orrore vedono che non sono andato nella pagina principale, che riunisce tutti gli ordini, e non ho dato l'invio generale. Tradotto in parole semplici non è partito nulla. A metà tra l'incazzato e lo scoraggiato dico di dare l'invio e colgo l'occasione per annullare la birra e ordinare del vino (nel frattempo avevo cambiato idea). 

sabato 27 giugno 2020

TECNOLOGIA O TECNOCRAZIA? QUAL E' LA DIFFERENZA? parte2

Il nostro redattore Dumbo è uno di quelli che attraversano il mondo facendosi incuriosire da tutto e che non mancano, mai, di trarre degli insegnamenti dalle esperienze che fanno. Così anche un semplice pranzo in un ristorante un po' particolare può trasformarsi nell'occasione di riflettere sulla nostra società. Grazie Dumbo di questo bellissimo articolo!

LA REDAZIONE

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Noto che l'età media degli avventori è molto bassa ma sul momento non ci faccio caso. Vengo informato che il ristorante è super super tecnologico e non si ordina ai camerieri bensì col proprio telefono, previo l’installazione di un’apposita app. Chiedo alla cameriera (Lin) cosa fare in caso di mancanza di smartphone e mi dice che hanno dei tablet ma, con l'emergenza in corso, non possono darli perché non riuscirebbero a garantire la sanificazione per cui devo procedere a scaricare l'app. Lin, impietosita dal mio sconcerto, mi prende il telefono e procede a scaricare ma purtroppo senza successo, per non so quale problema. Io le richiedo se posso ordinare a lei ma mi ripete che non è possibile però, vista la situazione straordinaria, provvederà a disinfettare accuratamente un tablet e a portarmelo subito. Io sarei tentato di andare altrove ma sono incuriosito dalla situazione e decido di far buon viso a cattiva sorte. Arriva il tablet e mi fa vedere a grandi linee come funziona: in pratica si va in un menù in cui sono illustrati gli antipasti, i primi, le varie portate le bevande e tutto il resto, basta selezionare quello che si vuole e il gioco è fatto. Dice lei! La formula è a prezzo fisso, ma solo una portata di un piatto a testa, per cui ordino una serie di cose tra cui una birra e mi metto in attesa.

giovedì 25 giugno 2020

TECNOLOGIA O TECNOCRAZIA? QUAL E' LA DIFFERENZA? parte1

Il nostro redattore Dumbo è uno di quelli che attraversano il mondo facendosi incuriosire da tutto e che non mancano, mai, di trarre degli insegnamenti dalle esperienze che fanno. Così anche un semplice pranzo in un ristorante un po' particolare può trasformarsi nell'occasione di riflettere sulla nostra società. Grazie Dumbo di questo bellissimo articolo!

LA REDAZIONE

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I'm an alien,
I'm a legal alien
I'm an english man in New York

Sting

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai nella provincia comasca in cerca di un posto per desinar… Tranquilli, non ho nessuna voglia di imitare Dante, sia per evidenti motivi di capacità letterarie, sia perché il mezzo della vita l'ho già superato da un pezzo! Diciamo che, trovandomi in provincia di Como, avendo un appuntamento dopo pranzo e avendo la necessità di pranzare, scelsi un ristorante wok fusion (come va di moda adesso) lungo la strada. L'aspetto esteriore non era il massimo, in quanto sembrava un capannone, ma l'affluenza di persone faceva ben sperare. Vengo accompagnato al tavolo dal personale dopo misurazione di temperatura corporea e rituale abluzione delle mani, e noto che dentro ha tutt'altro aspetto. Per andare al tavolo c'è un ponticello da superare con sotto un laghetto coi pesci rossi, i tavoli e gli arredamenti sono ipermoderni e funzionali.

sabato 20 giugno 2020

IL NUOVO NUMERO DE L'URLO


Siamo a settanta!!!!
O meglio, la numerazione de l'urlo è arrivata a 70, anche se i numeri, per la precisione, sono 74 perché per 4 volte abbiamo sbagliato il conteggio!
Comunque resta il fatto che anche questo è un gran bel traguardo! L'ennesimo raggiunto da una redazione che continua a lavorare, scrivere, incontrare, ragionare e confrontarsi da 25 anni!
Come sempre, per scaricare il giornale, è sufficiente scorrere la colonna di destra del blog e cliccare sotto "Archivio de l'urlo".
Buona lettura!

LA REDAZIONE DE L'URLO

venerdì 12 giugno 2020

I TUTORIAL DI SOTTOSOPRA n°3

In questo periodo un po' bizzarro di quarantena anche gli operatori di Sottosopra stanno facendo cose bizzarre. Questo è il terzo di una serie di tutorial per sviluppare il pollice verde che c'è in ciascuno di noi, anche se lo ignoriamo!

LA REDAZIONE DE L'URLO





lunedì 8 giugno 2020

CORONAVIRUS - ultima parte


Anche ORVE ha voluto offrire il suo contributo scritto per commentare i quest giorni così particolari.
Buona lettura!

LA REDAZIONE

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Secondo me sono stati anche troppo clementi dato che molte persone, fregandosene dei danni che potevano arrecare, non solo a se stesse, ma anche ad altri, continuano a fare la vita di sempre senza pensare che un giorno potrebbero aver contagiato un povero diavolo che, magari, si è sacrificato chiuso in quattro mura per tanto tempo. Cambiando completamente il suo stile di vita.
Una cosa è certa! Sotto certi punti di vista questo contagio ha avuto anche conseguenze positive, così finalmente abbiamo ritrovato il piacere della famiglia, una cosa che con l’andare del tempo era andata perduta. Forse ci servirà da lezione per il prossimo futuro e quando sarà tornato tutto come prima chissà, forse saremo più legati alla famiglia che al lavoro e dedicheremo più tempo ai nostri cari. Comunque sia questa sarà una ferita che rimarrà nei nostri cuori, soprattutto per chi ha perso persone a cui voleva bene.