Col post di mercoledì
6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà
periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un
redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue
esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini,
per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.
LA REDAZIONE DE L'URLO
* * *
Per Pasqua una gita avevamo organizzato,
il meteo bel tempo aveva assicurato.
Ma quando mi sono alzato...
nuvole e pioggia ho trovato.
1 Aprile 2018
Per Pasqua una gita avevamo organizzato,
il meteo bel tempo aveva assicurato.
Ma quando mi sono alzato...
nuvole e pioggia ho trovato.
Forse la Pasqua ha voluto condividere lo spirito del primo d'aprile, facendoci il più classico degli scherzi.
Mi
incontro ugualmente con G., lo raggiungo a casa sua in un piccolo
paese fuori Zurigo e prepariamo un pranzo un po' ridimensionato. Siamo solo in tre a mangiare, pochi ma buoni!
Ho trascorso la mattinata a
rispondere ai messaggi di auguri e, tra questi, c'era anche una
telefonata di M. che mi dice che suo figlio è in ospedale con un
braccio rotto. Domani lo andremo a trovare.
Sono un po' triste
in questi giorni e non so perchè faccio, nel primo pomeriggio, una
passeggiata in stazione. La stazione è stata compassionevole
con me i primi mesi a Zurigo, ci andavo spesso quando non avevo nè un
soldo in tasca e nemmeno un lavoro. Avevo la sensazione che quasi potesse capire la mia
situazione o forse era solo un modo per mescolare il mio malessere a
quello altrui.
La stazione è un punto fermo, le persone
arrivano dal loro viaggio si fermano e poi ripartono, è un po' come la
rappresentazione del passato che incontra il presente e si prepara per
il futuro.
In un certo senso le stazioni sono l'ombelico del mondo!
In un certo senso le stazioni sono l'ombelico del mondo!
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