Periodicamente accade che qualche redattore ci offra il suo punto di vista sulle droghe. Questo articolo di GIST è molto interessante perché, fra le altre cose, tocca un tema molto importante e delicato, le droghe sono un surrogato della cultura?
Bella domanda!
LA REDAZIONE
La droga prende tutto e non da nulla, si scivola nel vizio degli stupefacenti perché non si hanno forti motivazioni in alcuna altra direzione.
Bella domanda!
LA REDAZIONE
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La droga prende tutto e non da nulla, si scivola nel vizio degli stupefacenti perché non si hanno forti motivazioni in alcuna altra direzione.
La droga trionfa per difetto.
La droga è un'inoculazione di morte che mantiene l'organismo in uno stato di emergenza, essa è una strada a senso unico, l'abuso della droga non è una malattia ma una decisione, come quella di andare incontro ad una macchina che si muove. Questo non si chiama malattia, ma mancanza di giudizio.
La droga è sempre un surrogato e precisamente un surrogato della cultura, essa serve a riempire il vuoto ed aiuta anche a soddisfare il bisogno per distruggere se stessi. Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
La droga è la speranza di chi speranza non ne ha più, ma il tossicodipendente non è un cane, è una persona fragile, quando rinuncia alla droga rinuncia a un sistema di vita. La droga è una strada a senso unico. La droga è un'illusione per cui rinunci ad un pilastro della vita, quale pilastro? Il senso della vita! Ed un importante senso della vita sono gli affetti dai quali puoi ricevere amore, amicizie vere, fraternità, gratuità ed autostima.
GIST
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