Quando qualcuno a cui si voleva bene saluta e va via così all'improvviso ci si resta molto male.
Ok, è vero, Davide ci ha lasciati in coerenza col suo stile, pochi fronzoli e poche parole. Col suo modo di fare un po' da orso e un po' da orsacchiotto. E va bene, questo lo possiamo accettare.
Ma quello che ci fa star male è che da adesso in poi ci mancherà tremendamente il suo modo di fare onirico e misterioso. I suoi sogni avvincenti e spaventosi come le favole. I suoi racconti divertenti e stralunati che erano i suoi, ma sembravano presi da un libro bizzarro di cui lui possedeva una delle due copie rimaste, l'altra sembra che sia di un mago armeno che vive in eremitaggio in qualche monte sperduto della Mongolia...
Davide...
LA REDAZIONE DE L'URLO E SOTTOSOPRA
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