domenica 27 agosto 2017

SER.T. E REDENZIONE (IO E L'URLO) - prima parte



Qualche tempo fa abbiamo pubblicato un numero de l'urlo che raccontava cosa rappresentasse per ciascun redattore la redazione de l'urlo. Questo bellissimo articolo di Padre Felice arriva un po' in ritardo rispetto a quel numero del giornale, ma esprime e trasmette in modo molto efficace lo spirito della redazione.
Lo pubblichiamo molto volentieri e ringraziamo Padre Felice per averlo voluto condividere con noi!

LA REDAZIONE DE L'URLO

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Il mio primo incontro cosciente con L'Urlo (forse ce ne sono stati altri sub-consci in qualche biblioteca?), fu ormai una quindicina di anni or sono in un Ser.T. della bassa bolognese. Lo ricordo con affetto perché ci entrai in compagnia di un paio di fanciulle, una delle quali sarebbe poi diventata il mio amore. Così ecco che per sfidar l'attesa, girando lo sguardo per quegli ambienti ordinati ma non privi di qualche tocco personale, lo vidi sopra una mensola tra fogli con indicazioni per la riduzione del danno e volantini che spiegavano gli effetti delle varie sostanze. Fui immediatamente colpito dalla grafica del titolo: il disegno in bianco e nero di due bocche spalancate col piercing sul labbro inferiore, ugola e denti scoperti, lingua contratta nell'atto di gridare, una da un lato e una dall'altro della scritta: L'URLO.
Una voce diversa, sicuramente fuori dal coro, un grido che si levava dai margini, da persone che erano state o avevano scelto di essere emarginati anche perché non si riconoscevano più nei valori che la società gli stava dando, ma che voleva innanzi tutto ribadire che cambiare si può, che per tutti deve esserci una possibilità di redenzione, che con un vero aiuto si possono spezzare le dipendenze, che siamo per la nostra condizione già stati umiliati abbastanza e che la sensibilità della nostra anima non è sicuramente inferiore alla vostra di persone “normali”, che anche se siamo “diversi” siamo uguali a voi.
Dopo quel primo incontro mi è capitato di averlo avuto altre volte tra le mani, “rubato” al volo in biblioteca o al Ser.T., così da poterne leggere non solo le storie di vita vissuta, ma anche i reportage, le recensioni musicali o cinematografiche, le interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, oppure gli articoli che descrivevano le cose di attualità con un piglio decisamente ironico.
(continua...)

martedì 22 agosto 2017

DIARIO DA ZURIGO (trentottesima puntata)



Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da CAFA, un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

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9 Aprile 2017
Bella giornata piena di luce, oggi ho partecipato ad un meeting fuori Zurigo con tutti i membri della Svizzera, abbiamo affrontato discorsi profondi e altri più semplici per non appesantire le persone nuove. Pensare al Buddismo come un modo di far andare bene le cose è limitato e conduce ad un punto morto. Il Buddismo esiste per far esprimere alle persone il proprio potenziale umano, è quello che rimane nel cuore quando si lotta per i propri problemi e sofferenze che più conta.
Nessuno può evitare le quattro sofferenze fondamentali nascere, ammalarsi, invecchiare e morire e non è la forza di volontà che conta, ma la ricchezza del cuore con il quale affronti a testa alta questi aspetti fondamentali della vita.
Questo è quello che oggi ho impresso nel mio cuore.
 

giovedì 3 agosto 2017

DIARIO DA ZURIGO (trentasettesima puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.


LA REDAZIONE DE L'URLO


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6 Aprile 2017
Solita sveglia alle cinque di mattina, riesco ad accendere il caffè quasi in uno stato di coma irreversibile poi tutto ritorna al posto giusto.
La mia quotidianità si è abbastanza regolarizzata, mi sembra di fare sempre le stesse cose, studio tedesco in treno per circa mezzora, lavoro tutto il giorno fino alle 17:30 e ritorno a casa affamato come un lupo.
Sono troppo stanco e così ricarico la pile recitando davanti al Gohonzon, l'ultima volta è emersa una strana collera provocata da un mio collega, devo approfondire questo aspetto che è molto importante.
L'orecchio migliora giorno per giorno ma è ancora lunga la riabilitazione, portare l' impianto non mi disturba per niente. Domenica ci sarà un' approfondimento Buddista molto importante con tutti i membri dei tre cantoni.