sabato 2 luglio 2016

DIARIO DA ZURIGO (decima puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO



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18 aprile 2016
Sveglia alle cinque. Faccio fatica ad alzarmi. Fuori piove a dirotto ed è anche diminuita la temperatura. Al lavoro ho preso una gran acqua, però ad un certo orario nostro capo ci ha mandati a casa.  Sulla via del ritorno leggo sul treno alcuni scritti e torno a casa intorno alle 16. Devo passare a fare la spesa, ormai le provviste prese in Germania sono finite. Mi affretto a fare da mangiare anche per il giorno dopo e poi raggiungo i miei compagni ad una riunione di discussione, il tema è la pace. Forse l’incontro è stato deciso senza tenere conto delle dinamiche che ci stiamo vivendo, ma è stato molto bello e ne sono uscito incoraggiato.

19 aprile 2016
Mi sono svegliato riposato. Finalmente comincio a prendere il ritmo al lavoro. È rispuntato il sole questa mattina ed ho saputo come si chiama la ragazza che fa il tragitto con me per andare al lavoro: A., bel nome! Sono contento di scambiare qualche chiacchiera con lei, c’è un detto giapponese che dice “meglio un sincero amico che 100 parenti” credo proprio che sia vero!  
Mi chiedo perché scrivo questo diario, forse funge da azione che testimonia il fatto che adesso finalmente sto coccolando la mia vita. Per cambiare una cosa devi dimostrare che hai capito che essa è un problema, ad esempio: quando scopro di essere un "tossico?", andando in comunità faccio un’azione che dimostra alla mia vita che ho accettato la sfida per cambiare. Ci sono  dei giorni, durante l'anno, in cui non si può fare niente uno è "ieri", l'altro è "domani".
Tutti gli altri giorni dell'anno sono buoni per darsi una mossa e scrivere il presente nel proprio diario. "Oggi" è il giorno buono.

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