domenica 31 luglio 2016

METTI UNA SERA D'ESTATE

Giovedì scorso c'è stata la festa d'estate di Sottosopra. Sono ormai anni che la facciamo per cui in questo non c'è nulla di particolare. Di particolare, invece, c'è stato il debutto di uno straordinario complesso, GLI STUPEFATTI, uno strepitoso ensamble che per più di quaranta minuti ci ha deliziati con un repertorio musicale vastissimo.
La cosa incredibile è che si sono costituiti circa un mese e mezzo fa ed hanno provato solo sette volte!!! Insomma, giovedì oltre a passare una splendida serata insieme (e siamo stati anche fortunati perché intorno era solo un guizzare di lampi!) abbiamo avuto la fortuna di vedere sorgere una nuova costellazione di talenti.
Complimenti ancora a Gli stupefatti.

LA REDAZIONE DE L'URLO

Gli stupefatti in piena azione

martedì 19 luglio 2016

CENA D'ESTATE

CON PIACERE 
VI INVITIAMO ALLA


 LA  REDAZIONE  DE  l'urlo









sabato 2 luglio 2016

DIARIO DA ZURIGO (decima puntata)

Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO



* * *


18 aprile 2016
Sveglia alle cinque. Faccio fatica ad alzarmi. Fuori piove a dirotto ed è anche diminuita la temperatura. Al lavoro ho preso una gran acqua, però ad un certo orario nostro capo ci ha mandati a casa.  Sulla via del ritorno leggo sul treno alcuni scritti e torno a casa intorno alle 16. Devo passare a fare la spesa, ormai le provviste prese in Germania sono finite. Mi affretto a fare da mangiare anche per il giorno dopo e poi raggiungo i miei compagni ad una riunione di discussione, il tema è la pace. Forse l’incontro è stato deciso senza tenere conto delle dinamiche che ci stiamo vivendo, ma è stato molto bello e ne sono uscito incoraggiato.

19 aprile 2016
Mi sono svegliato riposato. Finalmente comincio a prendere il ritmo al lavoro. È rispuntato il sole questa mattina ed ho saputo come si chiama la ragazza che fa il tragitto con me per andare al lavoro: A., bel nome! Sono contento di scambiare qualche chiacchiera con lei, c’è un detto giapponese che dice “meglio un sincero amico che 100 parenti” credo proprio che sia vero!  
Mi chiedo perché scrivo questo diario, forse funge da azione che testimonia il fatto che adesso finalmente sto coccolando la mia vita. Per cambiare una cosa devi dimostrare che hai capito che essa è un problema, ad esempio: quando scopro di essere un "tossico?", andando in comunità faccio un’azione che dimostra alla mia vita che ho accettato la sfida per cambiare. Ci sono  dei giorni, durante l'anno, in cui non si può fare niente uno è "ieri", l'altro è "domani".
Tutti gli altri giorni dell'anno sono buoni per darsi una mossa e scrivere il presente nel proprio diario. "Oggi" è il giorno buono.

DIARIO DA ZURIGO (nona puntata)



Col post di mercoledì 6 aprile 2016 abbiamo avviato una nuova rubrica che ci accompagnerà periodicamente nelle nostre attività. Si tratta di un diario tenuto da C., un redattore de l'urlo che si è trasferito a Zurigo, che ci racconta le sue esperienze e le sue impressioni vissute in quei posti.
E' un modo per continuare a sentirci vicini, per conoscere meglio quei posti e per condividere con tutti qualcosa di bello.

LA REDAZIONE DE L'URLO

* * *

14-15 aprile 2016
Sveglia alle cinque. Recito 20 minuti come tutte le mattine e faccio una buona colazione. Esco di casa per il lavoro con il pranzo al sacco. Mi piace organizzarmi la giornata. La mia dieta è composta per lo più da pasta fatta in vari modi tanto che a lavorare si scherza sui soliti luoghi comuni: italiano-pasta-pizza-mafia.  Il lavoro comincia a darmi delle piacevoli soddisfazioni. Mi fanno guidare il muletto e scaricare il camion. Ho perfino fatto un’ora e mezza in più del solito orario, ore che non vengono retribuite ma che posso trasformare in ferie. In questo periodo è saggio dimostrare una certa apertura per il lavoro, questo atteggiamento potrebbe dare un effetto positivo domani, sperando che mi  assumano a tempo indeterminato.

16 aprile 2016
Nuvoloso. Esco di casa appena in tempo per prendere l’autobus. Di sabato non ci sono i soliti orari. Al lavoro mancano due colleghi albanesi e siamo solo in quattro a caricare i camion sotto una pioggia battente.  Ho recitato mentalmente per cinque ore con la profonda convinzione di lavare la mia vita. Alla stazione del treno ho conosciuto una ragazza italiana, non so ancora il suo nome ma è la persona che condivide con me il tragitto lavorativo, viene dal canton Ticino e la chiamerò “Occhi blu”.  Di pomeriggio ho incontrato M. e abbiamo cenato insieme a casa sua, abbiamo mangiato pasta al pesto poi siamo andati al solito locale senza spendere un soldo. A casa alle tre.

17 aprile 2016
Domenica uggiosa. Mi sveglio tardi. Alle 11 e faccio colazione che sostituisce il pranzo e mi viene a trovare F. ed esco con lui per una passeggiata. Piove, e ci rifugiamo nel ristorante di mio cugino, dove lavora la sua compagna, torno a casa con una insolita apatia. Leggo La rivoluzione umana che mi ridà la giusta carica per andare avanti. Quando recito mi lascio andare, affido le mie cose e ascolto solo la mia voce, recitare è un atto di fede nel momento in cui decidi di dedicare la tua vita alla vita stessa, tutto questo rafforza il vuoto o la promessa che ho fatto di diventare felice insieme a tutti gli altri, ed è così la mia recita diventa come un ruggito di un leone.